A voi che piace cantarvi sapienti, ma non avete i cuori capienti.
A che vale mostrar poteri, se per nulla o quasi siete in grado d’esser sinceri?
A che vale saper volare, se non siete neanche in grado di ascoltare?
A che vale dirvi maestri?
Non è forse meglio che sian gli altri a riconoscervi come desti?
A che vale mostrare il curriculum spirituale?
Non è forse nel presente che si rivela la vostra coscienza reale?
E invece no,
par che sia meglio verificare il timbro del cartellino,
piuttosto che stare, anche solo per un momento, col capo chino.
Chi ha solo tante nozioni, gonfia le sue idee come palloni.
Chi ha solo tanta esperienza, la trasforma spesso in una lenza,
ma dimentica la sua partenza, e così facendo si allontana dalla vera sapienza.
Chi sa legger nella mente, in definitiva non ha imparato niente.
Chi non sa legger nel cuore, tanto valga che rifletta di questo suo torpore.
Le Fou
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