Quando siamo completamente sotto il potere delle influenze inferiori, ciò che è in alto non può raggiungerci.
J. de Salzmann 1
Secondo il Sistema teorizzato da Gurdjieff, tutto ciò che esiste nell’Universo è formato da vibrazioni più o meno dense. Maggiore è la densità di vibrazione e minore è la densità della materia, più la materia è sottile e rarefatta più sarà alta la densità di vibrazioni. Un pensiero, ad esempio, ha un’alta densità di vibrazioni; un pezzo di ferro avrà al contrario una densità di vibrazioni molto basse.
Nella più densa delle materie concepibili, le vibrazioni rallentano e arrivano pressoché ad un punto morto. La materia più sottile corrisponde, di conseguenza, alla più alta densità di vibrazioni.
Il massimo di densità di vibrazioni – e quindi il minimo di densità di materia – è rappresentato come forza attiva nell’Assoluto dal primo Carbonio (C) indicato con il numero 1.
La forza passiva nell’Assoluto sarà invece indicata come Ossigeno (O) e designata con il numero 2.
La forza neutralizzante nell’Assoluto sarà invece designata con il numero 3 e la materia che ne sarà conduttrice sarà l’Azoto (N).
Secondo il grado della loro attività, queste forze avranno l’ordine di successione 1, 2, 3, vale a dire corrisponderanno alle materie carbonio, ossigeno e azoto. 2
Gurdjieff afferma che ogni sostanza nell’universo può essere conduttrice di una delle tre forze ed essere quindi attiva, passiva o neutralizzante. Nel primo caso viene chiamata Carbonio, nel secondo Ossigeno e nel terzo Azoto. Quando, invece, viene considerata al di fuori della sua relazione con la forza che si manifesta attraverso di essa, la sostanza viene chiamata Idrogeno. Secondo Gurdjieff, questi quattro elementi corrispondono a quelli dell’alchimia, ossia il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra.3
Il carbonio, l’ossigeno e l’azoto presi insieme daranno una materia del quarto ordine o idrogeno (H), di cui noi designiamo la densità con il numero 6 (in quanto somma di 1, 2, 3) ossia H6.
H6 è il risultato dunque – secondo la legge del 3 – dell’unione delle forze più sottili esistenti nell’Universo. 4
Ero molto interessato dai nomi degli elementi: Carbonio, Ossigeno, Azoto e Idrogeno. Devo notare qui che G. benché avesse espressamente promesso di spiegarci il motivo per cui erano stati scelti questi nomi piuttosto che altri, non lo fece mai. 5
Lo stato di coscienza in H6 è uno stato in cui non si hanno contraddizioni. Ciò è dovuto al fatto che il grado d’illuminazione è tale che in H6 vediamo tutti gli aspetti di una situazione simultaneamente e non divisi in opposti inconciliabili. In questo Sistema la coscienza si paragona a volte con la luce. Della nostra vita interiore si dice che è oscura e questo è ciò che significano le parole dei Vangeli: “La gente che vive nelle tenebre”.6
Lo stato di coscienza in H6 si attua nel Centro Mentale Superiore, il che equivale a possedere un’intelligenza che è più in là, di fatto, incommensurabile, dell’Intelligenza della parte formatoria. Tutte le contraddizioni spariscono, in ogni caso. In H6 non ci sarebbe né Si o No né Io o Tu nel pensiero. Tutti gli aspetti di un problema si vedrebbero simultaneamente, e non uno dopo l’altro. Questo stato sta di fatto fuori della portata della nostra esperienza. 7
Vediamo dunque come, secondo la legge dell’Ottava e quella del Tre, si formano le varie componenti della Realtà, ovvero gli Idrogeni, considerando che di triade in triade il rapporto di densità si troverà aumentato.
I 12 H così ottenuti rappresentano le 12 categorie di materia, contenute dall’Assoluto alla Luna. Le materie da H6 a H3072 si trovano nell’organismo umano. 8
Fino al livello di H 96 o persino 48, esse possono essere studiate fisicamente da chimica, biologia e altre scienze. Sopra H 48 possiamo studiare soltanto gli effetti psicologici della loro presenza o assenza. 9
Occorre considerare inoltre che tra un idrogeno e l’idrogeno successivo c’è un’intera ottava, sicché esiste un’enorme distanza tra un idrogeno e l’altro. Per comprendere il principio creiamo modelli di pensare: non possiamo cominciare con studiare l’intera scala nei particolari. 10
Questa Tabella degli Idrogeni mostra da quale strato di idrogeni proviene ciascuna materia. Con l’ausilio di questa Tabella possiamo vedere che tutti gli idrogeni nel nostro corpo, ciò che mangiamo, ciò che beviamo, l’aria che inaliamo, tutte le nostre impressioni e parecchie altre cose, provengono tutte da differenti strati della materia [universale]. 11
Quello che segue è un diagramma che mostra come l’Universo diventa una serie di Materia-Energie. Per prima cosa, si prendono quattro punti nel Raggio di Creazione, l’Assoluto, il Sole, la Terra e la Luna. Sono uniti da 3 ottave, e il risultato è chiamato le 3 Ottave di Radiazione. Le prime 3 note, Do, Si, La, formano la prima materia-energia o Idrogeno, e così via.
ALCHIMIA INTERNA
La gente chiede spesso da dove provenga l’energia dell’uomo. Da questo punto di vista l’uomo può essere considerato come una fabbrica chimica che riceve materiali grezzi dall’esterno e li trasforma in altri materiali di qualità più fine.
I tre tipi di materiale che l’uomo riceve dall’esterno sono: il cibo che mangia, l’aria che inspira e le impressioni che riceve. Il cibo è sempre H 768, l’aria sempre H 192, mentre le impressioni possono essere assai varie; ad esempio H 48 rappresenta semplicemente ordinarie impressioni neutrali senza alcun carattere.
Da questi tre tipi di materiale la macchina produce tutte le materie necessarie al lavoro dei centri. Nello stato ordinario la macchina umana funziona abbastanza bene per conservare la propria vita, ma come fabbrica chimica è insoddisfacente, perché consuma tutto ciò che produce; non può esportare o immagazzinare nulla.
Eppure lo sviluppo dell’uomo dipende dall’immagazzinamento di materie superiori prodotte dalla sua macchina. Dobbiamo quindi escogitare maniere per accrescere la produzione. Ma prima di poter pensare ad aumentare la produzione dobbiamo studiare la fabbrica dal punto di vista dello spreco, in quanto nelle macchine ci sono parecchie parti che perdono, e se non arrestiamo queste perdite, l’aumentata produzione accrescerà soltanto queste perdite. 12
Cos’è che normalmente ci impedisce di passare agli Idrogeni superiori? Tendenzialmente possiamo parlare della personalità, con i suoi forti respingenti, con le sue abitudini fisse, le sue associazioni meccaniche, i suoi rulli in movimento che girano automaticamente, e le sue idee che credono di conoscere la realtà, ignorando tutti gli Io contraddittori, e tutte le diverse forme d’emozioni negative, acquisite per imitazione, con l’abitudine d’identificazione, considerazione, giustificazione di sè, immaginazione e menzogne, centrate nella Falsa Personalità. Questi condizionamenti impediscono alle impressioni di proseguire nella loro trasformazione normale. In altre parole, qualcosa di opaco si è formato nel posto in cui entrano le impressioni, e ha chiuso il passo al suo corso ulteriore.
Un uomo può portare il lavoro al punto d’entrata delle impressioni solo ricordando emozionalmente il lavoro. Quanto più con una corretta osservazione di sé l’uomo capisce la propria incapacità, e constata la propria meccanicità, tanto più emozionale diventerà il lavoro per lui. Il lavoro può esistere in noi, come qualcosa di formatorio, nella memoria. Ma può esistere in noi anche in termini di Idrogeno 24. Allora è emozionale. Ugualmente può giungere ad essere tanto prezioso, così importante per noi, che comincerà ad avere l’intensità di significato e d’importanza da appartenere all’Idrogeno 12. In questo caso la Falsa Personalità comincerà a demolirsi e l’uomo si convertirà in un bambino [secondo l’accezione data dal Vangelo]. Se l’amore di un uomo non si rivolgerà più all’idea solita che ha di sé, alla sua strana vanità e stima di sè – cioè, alla Falsa Personalità – allora la direzione della sua volontà cambierà. Quando la valorizzazione della verità dell’insegnamento esoterico comincia a diventare più forte della valorizzazione di sè, comincia ad operare sull’uomo. Comincia a considerare in un altro modo tutte le cose. Il suo modo di reagire alla vita esterna cambia completamente. Ora non reagisce più alle impressioni con la personalità meccanica, non dice più le stesse cose, non sente più nello stesso modo, e così via. Comincia a agire secondo il lavoro, cioè in un modo completamente nuovo. 13
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1 J. de Salzmann, La realtà dell’essere (27)
2 P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto (188-9)
3 G. Cara, G.I. Gurdjieff: danze sacre per il ben-essere (51)
4 P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto (188-9)
5 P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto (101)
6 M. Nicoll, Commentari vol. I (172)
7 M. Nicoll, Commentari vol. II (25)
8 P.D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto (191)
9 P.D. Ouspensky, La Quarta Via (253)
10 P.D. Ouspensky, La Quarta Via (272)
11 P.D. Ouspensky, La Quarta Via (275)
12 P.D. Ouspensky, La Quarta Via (262)
13 M. Nicoll, Commentari vol. I (49)
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Nota: L’articolo qui esposto rappresenta un tentativo di ricomporre alcuni dei Frammenti dell’insegnamento di Gurdjieff con le sue stesse parole e con i numerosi contributi di chi ne ha seguito la Via. I riferimenti sono tutti rintracciabili nelle note a fondo articolo. Le eventuali modifiche apportate sono solo di natura stilistica, mai concettuale. L’associazione Per-Ankh, pur trovandosi in sintonia con la maggior parte degli insegnamenti della Quarta Via, non si considera tuttavia un gruppo Gurdjieffiano.
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