Non permettete in voi la compagnia di gente inopportuna.
M. Nicoll (1)
L’idea del centro di gravità può essere interpretata in parecchie maniere diverse. Uno scopo più o meno permanente e la percezione dell’importanza relativa delle cose è in rapporto a questo scopo. Ciò significa che quando determinati interessi divengono più importanti di qualsiasi altra cosa si acquisisce una direzione permanente, non si va un giorno in una direzione e un altro giorno in un’altra. Si va in una sola direzione e si conosce la direzione. (2)
Finora il centro di gravità attorno a cui ha ruotato la nostra vita (che lo accettiamo o no) è stato l’io ordinario. Ed è ancora questo io che spera, valuta, giudica… e tutto questo perfino nel nome del Lavoro. Fino a che tutta la mia psiche ruota attorno all’io, tutto ciò che è manifesto (che io lo voglia o no) sarà il riflesso dell’autorità di questo io. Il nostro scopo, in una scuola di Quarta Via, è diventare diversi, cambiare il nostro essere dal livello dell’uomo numero uno, due, tre, al livello dell’uomo numero quattro, che possiede un nuovo centro di gravità, e poi dal livello dell’uomo quattro a quello dell’uomo numero cinque, che ha un io indivisibile. (3)