Falsi maestri o falsi discepoli?

falena-fiammaNessuno lo nega, è certamente raro incontrare un vero Maestro.

Chissà perché, però, nessuno si pone mai questa domanda: sono un vero discepolo?

Già, perché è troppo facile lamentarsi di non trovare il giusto Maestro (oppure trovarne uno di dubbia serietà ma far finta di niente) senza provare a mettere in discussione anche se stessi.

Di “fulminati dallo spirito” pronti a vender belle parole per i propri interessi ne è pieno il mondo, peccato che la loro strada porta ben poco lontano, a volte anche verso qualche burrone.

Come dice Vimanalanda nel libro Aghora – alla sinistra di Dio:

“Puoi prendere molta conoscenza da qualsiasi parte, ma finché non la metti in pratica rimane una semplice comprensione intellettuale. Il Guru ti obbliga a impararla, ti fa strisciare con il viso per terra finché non l’hai imparata, se è un vero Guru. Ecco perché dico che quasi nessuna delle persone che si fa chiamare così può essere chiamata Guru.

Alcuni insegnano qualcosa agli studenti che vanno da loro e raccolgono dei soldi per questo. Se sei interessato a prendere soldi da qualcuno non puoi permetterti di offenderlo, altrimenti scapperà immediatamente da qualcun altro. Un vero Guru non si preoccupa del denaro: vuole un discepolo di cui essere orgoglioso. Se necessario lo farà a pezzi per essere certo che impari alcune lezioni. Continua a leggere “Falsi maestri o falsi discepoli?”

Per gli IRE (Illuminati a Risparmio Energetico)

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A voi che piace cantarvi sapienti, ma non avete i cuori capienti.

A che vale mostrar poteri, se per nulla o quasi siete in grado d’esser sinceri?

A che vale saper volare, se non siete neanche in grado di ascoltare?

A che vale dirvi maestri?

Non è forse meglio che sian gli altri a riconoscervi come desti?

A che vale mostrare il curriculum spirituale?

Non è forse nel presente che si rivela la vostra coscienza reale?

E invece no,

par che sia meglio verificare il timbro del cartellino,

piuttosto che stare, anche solo per un momento, col capo chino.

Chi ha solo tante nozioni, gonfia le sue idee come palloni.

Chi ha solo tanta esperienza, la trasforma spesso in una lenza,

ma dimentica la sua partenza, e così facendo si allontana dalla vera sapienza.

Chi sa legger nella mente, in definitiva non ha imparato niente.

Chi non sa legger nel cuore, tanto valga che rifletta di questo suo torpore.

                                                                                                                  Le Fou

A proposito dei veri Maestri

vero_maestroDalla lettura del secondo volume autobiografico di Omraam Mikhaël Aïvanhov – “Alla scuola del Maestro Peter Deunov” – emergono interessanti prospettive sulla figura di colui che potrebbe essere definito un vero Maestro spirituale.

Per tale ragione vi riportiamo qui di seguito alcuni pensieri dell’autore, da noi liberamente estrapolati e collegati:

In un essere di grande spiritualità, la cosa più sorprendente non è la perfezione dei tratti. Quali che siano i suoi tratti, la vera bellezza di quell’essere è nella sua luce, in tutto ciò che da lui emana. Anche quando il Maestro tace, tutto il suo essere parla; e quando lui parla, tutto il suo essere viene a sottolineare la sua parola. Egli è un libro vivente. I libri, una volta letti, vengono riposti su uno scaffale e dimenticati. I libri viventi invece non permettono che li si dimentichi, si impongono continuamente alla vostra memoria. Sono questi libri a farvi comprendere la differenza che esiste tra un sapere intellettuale e un sapere vivo.

Un’altra cosa che colpisce di un Maestro sono il ritmo, l’armonia che introduce con i gesti, la parola e l’atteggiamento. Un simile ritmo non lo si costruisce artificialmente, non appare per caso in un essere: è il risultato di una grande conoscenza delle leggi della vita. Un Maestro non abbandona mai il suo atteggiamento semplice e vero, non esce mai da quell’armonia, da quel ritmo meraviglioso che dà peso e significato a tutto quel che fa. Egli non è mai indifferente a quello che accade intorno a lui, ma mentre in alcune circostanze gli altri si preoccupano e si agitano, egli conserva sempre lo stesso ritmo. Continua a leggere “A proposito dei veri Maestri”

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