Eccoci al primo passo del primo livello di insegnamenti tramandati (velatamente in alcuni casi, più esplicitamente in altri) da molte correnti iniziatiche. Non temete, anche se potrebbe sembrare un piccolissimo concetto introduttivo, in realtà si entra subito nel vivo.
Non vi è forse argomento più semplice da comprendere quanto ostico da sperimentare: la nuda e cruda constatazione dei fatti. Conditio sine qua non per l’ingresso a pieno titolo in una sfera iniziatica autentica, mette fin da subito a dura prova la nostra presunzione e il nostro orgoglio, meritandosi a pieno titolo l’appellativo di Primo Guardiano della Soglia.
L’unità di misura con cui Madre Cultura* ci ha abituati a giudicare/valutare noi stessi e gli altri è infatti fondata sulla considerazione di emozioni, sensazioni e pensieri utilizzati come mattoncini da assemblare per costruire castelli in aria privi di fondamenta.
La scienza psicologia ha iniziato ad annusare la necessità di rivedere radicalmente questo approccio all’esistenza già a partire dagli anni ’70 attraverso esperimenti e osservazioni di autori come Benjamin Libet e Henri Laborit, i quali hanno destabilizzato seriamente il concetto di oggettività percettiva e di libero arbitrio.**
Non che la sapienza iniziatica abbia bisogno di prove scientifiche (può già vantare millenni di ricerca empirica) ma in qualche modo ci sentiamo sempre un po’ rincuorati quando troviamo conferme condivisibili sulla nostra “triste” condizione esistenziale. Continua a leggere “La constatazione dei fatti”