Pillole di ebraismo | Ascoltare la Voce di Silenzio: Shekinah

È indubbio che l’uomo occidentalizzato è molto diverso dagli uomini appartenenti alle antiche culture. Se non altro perché vivere in quest’era ha ottenebrato in modo molto marcato sensibilità, modi di vivere e di intendere la vita che sono quasi impensabili al giorno d’oggi.

Per l’uomo biblico, per il semita che viveva seminomade nel deserto, era normale alzarsi al mattino e dire: “Tutta la terra è piena della tua Gloria” (Is 6,3). Senza dubbio non era per lui un atteggiamento dettato da una fede sterile. Egli sentiva questa Gloria, il Kavod… La percepiva, la viveva in ogni momento ed impostava la sua vita su questo fondamento. L’uomo biblico intendeva con Kavod, Gloria per l’appunto, la Potenza immanente del Sacro, la Presenza palpabile in ogni cosa vivente e non, della Divinità.

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La primavera nel Vangelo: un risveglio interiore

Non possiamo non stupirci ogni anno con l’avvento della primavera, osservando la forza che esprime un germoglio verde, chiaro e tenero. Dopo il periodo invernale in cui tutto era fermo e spoglio, tanto da sembrare morto, avviene questo processo, spettacolare e sacro per l’uomo che riesce a cogliere e sentire riprodurre in sé gli stessi fenomeni che avvengono nella natura.

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L’incontro con il re e la magia di Ansuz – Dialoghi con il Druido

Le visite ai vari villaggi, con lo scopo di unirsi in battaglia, non si presentavano come una cosa semplice. Presso le tribù celtiche la guida del popolo non era prerogativa di una sola famiglia e il sovrano veniva generalmente scelto fra i membri della classe guerriera, eletto a maggioranza sotto il consiglio e il diretto controllo dei druidi. Il re, che guidava quei popoli, era conosciuto come irascibile e prepotente, un ragazzo giovane con molta energia, difficile da incontrare ma soprattutto da convincere. Faceva parte di quei regnanti che volevano che il potere diventasse ereditario cosa che successe dopo l’arrivo dei romani ma che prima era totalmente proibita. Un popolo come quello dei celti, abituato a vedere la divinità in ogni cosa e a raffrontarsi direttamente con essa, come poteva avere qualcuno che si ritenesse loro sovrano per nascita?

L’archetipo del sovrano celtico che, come ogni aspetto della società, si rifaceva a modelli divini rappresentati da degli dèi con ben determinate caratteristiche, si basava sul fatto che il capo era colui che si faceva espressione terrena dell’abbondanza della natura e dell’armonia del Cielo. Il re veniva eletto dai suoi pari, ma questa elezione non aveva valore se non veniva ratificata dal druido. Il re non poteva agire contro il volere del druido o disprezzare i suoi consigli. Ma, d’altro canto, ogni volta che il re gli domandava qualcosa, il druido doveva ubbidire salvo che non si trattasse di un atto empio. Questa dipendenza era giustificabile nella società celtica in quanto ogni atto pubblico era nello stesso tempo un atto sacro, poiché non vi erano distinzioni tra sacro e profano, erano come il re e il Druido due aspetti di una stessa realtà.

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Spazzalo, il pavimento del tuo cuore.

Spazzalo, il pavimento del tuo cuore,

spolvera le affezioni; non accogliere

in un sudicio ambiente Vairocana.

Una purezza costante dell’essere

a conoscenza primaria conduce.

Smoccola la candela della vita,

esercita il respiro con giudizio,

cavallo e scimmia tieni controllati:

solo un lavoro quieto giorno e notte

infine ti conduce alla meta.

Tratto da “Viaggio in Occidente” di Wu Cheng’en (titolo orginale: Hiyou Ji), Tomo II, Luni editrice, Milano, 2021.

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Uomini o macchine? Uno sguardo all’osservazione sapiente per Gurdjieff e Don Juan

Quando si intraprende un cammino di trasformazione interiore uno degli ostacoli maggiori che si incontrano è rendersi conto di quanto siamo meccanici, di come adottiamo, sin dalla prima infanzia, atteggiamenti dei quali non siamo realmente consapevoli, proprio come macchine; agiamo e pensiamo condizionati da fattori esterni, coltivando l’illusione di compiere liberamente delle scelte, con una nostra volontà, assecondando i nostri desideri. Di fatto non è così.

In questo articolo vogliamo focalizzarci proprio sulla meccanicità dell’uomo, osservandola dal punto di vista della Quarta Via e dello Sciamanesimo Tolteco, due tradizioni distanti in termini spazio-temporali ma che, tuttavia, descrivono l’essere umano e le sue caratteristiche interiori con le medesime finalità.

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Il Goloso consapevole – Chi si accontenta… soffre!

Introduzione

Tutti sanno che i Vizi (o Peccati) Capitali sono saldamente legati alla Tradizione Cristiana, giusto? Eppure… perché Gesù non ne parla e non se ne trova traccia nei quattro vangeli canonici?

Come sempre, diamo per scontate moltissime cose apprese per assimilazione passiva, ma molte di queste potrebbero rivelarsi diverse dalle nostre certezze.

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Pillole di ebraismo | Pensiamo, diciamo, poi però… facciamo! La Kavvanah

Non è certo esagerato sostenere che la pillola di ebraismo in questione, ovvero la Kavvanah, se compresa bene, ha effetti curativi sulla nostra salute mentale e, di conseguenza, nella nostra vita. Entriamo dunque subito nel merito della cosa e teniamoci pronti a sfatare il mito di alcuni nostri atteggiamenti che riteniamo seri.

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La metafora della carrozza e il ruolo della visualizzazione nella Quarta Via

Uno dei tanti modi in cui il Lavoro illustra la posizione dell’uomo si trova nella parabola del cavallo, la carrozza e il cocchiere. In questa parabola o allegoria, si allude all’uomo nel seguente modo: l’uomo è il cocchiere che dovrebbe stare alla guida e controllare il cavallo e la carrozza, ma egli rimane in una taverna a bere e sciupa quasi tutto il suo denaro in quel posto. Il cocchiere non sta alla guida perché si è ubriacato e per questo motivo il cavallo riceve un alimento scarso o nullo tanto il cavallo come la carrozza si trovano dunque in un pessimo stato. La prima cosa necessaria da fare è che il cocchiere si svegli dal suo sonno e pensi alla sua situazione.

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Teiwaz, la Runa della battaglia – Dialoghi con il Druido

I romani avevano costruito un accampamento nelle terre dei Celti, il loro obiettivo: la Foresta Sacra. Avevano capito che distruggendo il luogo sacro, dai Celti preservato e venerato, avrebbero distrutto la loro unione, la loro forza, la certezza di essere protetti e guidati dagli dei.

Il Saggio Druido conosceva da tempo le loro mosse, gli auspici erano stati chiari, sapeva dove volevano arrivare e per questo stava preparando i suoi discepoli alla battaglia.

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I nostri podcast in russo

Una novità su YouTube e Spotify

Cari lettori (e ascoltatori), siamo felici di annunciare l’arrivo di una nuova serie di podcast sul nostro blog che si concentreranno sulla Quarta Via di Gurdjieff, registrati in russo. Sappiamo che molti di voi sono appassionati della lingua e della cultura russa e che in molti ci seguono da tutto il mondo; abbiamo deciso di offrire allora una nuova opportunità per esplorare il Sistema anche in questa lingua.

Questo nuovo progetto è già condiviso parzialmente online nel link che troverete qui in basso. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi ed iniziative. A presto!

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Il Superbo consapevole – Meglio di me, nessuno c’è!

Introduzione

Tutti sanno che i Vizi (o Peccati) Capitali sono saldamente legati alla Tradizione Cristiana, giusto? Eppure… perché Gesù non ne parla e non se ne trova traccia nei quattro vangeli canonici?

Come sempre, diamo per scontate moltissime cose apprese per assimilazione passiva, ma molte di queste potrebbero rivelarsi diverse dalle nostre certezze.

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Cos’è la Quarta Via? Ecco cosa rispondere a chi non lo sa

In risposta alla domanda che può essere fatta da gente nuova alla Quarta Via: “A cosa si riferisce questo Lavoro?”, occorre rispondere che si tratta di un percorso destinato a quelli che cercano qualcosa, che non sono soddisfatti di ciò che hanno trovato nella vita e che sentono che ci deve essere qualcosa di più del successo o del fallimento, qualcosa di più di ciò che hanno appreso dalla cultura e dall’educazione che hanno ricevuto, in generale.

Quando una persona sente che la vita non ha un significato arbitrario, quando vede che se non si trova una spiegazione, l’esistenza è qualcosa di quasi completamente carente di significato, “un racconto riferito da un idiota”, una storia di crimini e spargimento di sangue e frustrazioni; quando una persona comincia a rendersi conto che l’esistenza del progresso è molto dubbia e che tutto comincia e finisce quasi prima di essere cominciato, è allora nella posizione di cercare un altro significato e una nuova conoscenza, con la convinzione che debba esistere.

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Evento | Stati di coscienza – 4 e ultima parte

Sabato 28 Gennaio presso la sede dell’Associazione Per-Ankh si terrà l’ultimo dei quattro incontri dedicati agli stati di coscienza. Durante la serata entreremo nel merito del mondo dei cibi che alterano la mente e, come nelle precedenti puntate, l’incontro consentirà ai partecipanti non solo di conoscere i principi teorici a fondamento degli argomenti, ma anche di “sbirciare” da dietro le quinte i presupposti.

Come sempre l’incontro è gratuito, unicamente in presenza (in provincia di Torino) e a numero chiuso. Per informazioni sull’evento e per chiedere di partecipare, preghiamo di contattarci direttamente.

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Il missionario e il cannibale

Un missionario, dopo una lunga serie di successi in giro per il mondo, decide di accogliere una sfida pericolosa per recarsi in uno sperduto angolo della foresta amazzonica. Obiettivo: convertire una selvaggia tribù di cannibali e redimerli dai loro peccati.

Arrivato sul posto, riesce miracolosamente a conquistare la fiducia dei selvaggi, e inizia la sua opera di evangelizzazione con il capo tribù. Quest’ultimo si rivela uno studente curioso e molto attento; in poco tempo acquisisce le principali nozioni religiose.

Un bel giorno, inizia a fare alcune domande al missionario:

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Rune ed Energia – Dialoghi con il Druido

L’esperienza passata alla grotta aveva rafforzato l’unione dei tre apprendisti. Le giornate passavano in compagnia del Saggio Druido che spiegava loro l’Insegnamento druidico in tutte le sue forme. Il fatto che avrebbe dovuto accelerare il loro apprendistato come stava facendo era oramai chiaro, il perché questo dovesse avvenire, non lo era altrettanto ai tre apprendisti. Durante le lunghe ore dell’Insegnamento, quando qualcuno di loro tre diceva di non aver capito, il Saggio Maestro lo riportava sulle Rune: “Loro sono la tua strada per tradurre le mie parole, loro possono svelarti il segreto del simbolismo nascosto dalle mille immagini del mondo che vi circonda, è da loro che dovete passare per accedere al mondo dell’O.I.W che tutto muove, solo così si entra nel mondo della Magia.

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5 cose che dovresti considerare prima di scegliere una Scuola spirituale

Lo sappiamo: è un argomento spinosissimo, ma questo post è stato ispirato unicamente dal fatto che molti di voi ci scrivono spesso per chiederci ragguagli in merito alla scelta di una Scuola spirituale. Ad esempio:

“Come faccio a capire se è una buona Scuola oppure no?”

“Quali sono gli indizi per capire se posso fidarmi?”

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