È indubbio che l’uomo occidentalizzato è molto diverso dagli uomini appartenenti alle antiche culture. Se non altro perché vivere in quest’era ha ottenebrato in modo molto marcato sensibilità, modi di vivere e di intendere la vita che sono quasi impensabili al giorno d’oggi.
Per l’uomo biblico, per il semita che viveva seminomade nel deserto, era normale alzarsi al mattino e dire: “Tutta la terra è piena della tua Gloria” (Is 6,3). Senza dubbio non era per lui un atteggiamento dettato da una fede sterile. Egli sentiva questa Gloria, il Kavod… La percepiva, la viveva in ogni momento ed impostava la sua vita su questo fondamento. L’uomo biblico intendeva con Kavod, Gloria per l’appunto, la Potenza immanente del Sacro, la Presenza palpabile in ogni cosa vivente e non, della Divinità.
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