Il serpente è stato spesso argomento di studio nei secoli e nelle tradizioni che lo hanno associato a concetti come la seduzione e la tentazione (ispirati dalla sinuosità dei suoi movimenti), ma anche a elementi in contrapposizione, come la vita e la morte (grazie alla caratteristica di cambiare pelle per rinnovarla stagionalmente), la guarigione e l’intossicazione (dovuta al suo veleno mortale).
Il serpente non mostra segni del suo sesso, e diviene per questo esempio della coniuctio oppositorum ricavata dalla letteratura alchemica ad indicare l’unione di polarità opposte.
Il suo spostamento è velocissimo nonostante non abbia arti né anteriori, né posteriori; è sufficiente osservarlo nelle opportune occasioni, secondo un movimento sinusoidale.
La comparsa e la scomparsa del serpente sono rapidissime, pertanto si desume che esso viva sia in superficie, sia dentro lo spessore della terra.
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