Secondo la tradizione ebraica – e non solo – la Torah, ossia il Pentateuco, corrispondente ai primi cinque libri della Bibbia cristiana, è considerata come la rivelazione diretta di Dio. Diversamente, tutti gli altri scritti sacri sono considerati frutto di un’ispirazione divina.
La Torah parla esclusivamente dell’uomo e della sua relazione con Dio, descrivendo nei minimi particolari il processo iniziatico che ciascuno di noi è chiamato a compiere per riconoscere e liberare la sua natura divina. Pertanto, nel linguaggio biblico l’aspirazione verso il Creatore è chiamata Israele, mentre l’aspirazione a ricevere i piaceri del mondo è chiamata le nazioni del mondo.
I primi ostacoli in cui generalmente ci si imbatte nel voler affrontare con serietà e profondità lo studio della Torah, sono di carattere religioso-culturale. Non di rado, infatti, il Vecchio Testamento viene considerato come un libro sacro di seconda categoria se confrontato con il Nuovo Testamento; a volte viene addirittura considerato come un manuale dogmatico da seguire scrupolosamente per assicurarsi la protezione di un Dio geloso e vendicativo. Continua a leggere “Un insolito approccio alla Torah”