La Sacerdotessa parla…

Seduta sul mio trono, calma e vigile, attendo col cuore traboccante d’amore che giunga al mio cospetto un sincero cercatore, desideroso di iniziare il percorso lungo la Via Regia. Si dice che la Verità cerchi l’Iniziato molto più di quanto lui cerchi la Verità, io lo posso confermare, il mio desiderio di aprire le porte all’Insegnamento è immenso e non ha mai tentennamenti o ripensamenti.

Sono La Sacerdotessa, la custode del Mistero, sono il tramite e la dispensatrice della Provvidenza divina, che attende solo di essere donata a chi la può accogliere, a chi vuole diventare un protagonista nel grande Progetto della Creazione. Nulla è più bello che condividere e trasmettere una tale gioia, ma non posso offrire i miei insegnamenti a chiunque mi si presenti davanti.

Non ho nulla per i curiosi e i turisti spirituali, distratti e confusi, sempre pronti a passare da una luccicante novità ad un’altra. A volte costoro neanche mi riconoscono quando m’incontrano, tanto sono attratti dalle forme attraenti degli eventi piuttosto che dalla sostanza. Soltanto chi desidera davvero la Conoscenza, con la giusta pazienza e perseveranza, può riconoscermi e poi, nei modi e nei tempi giusti, conoscermi.

Però non valgono la volontà e la pazienza tiepide dell’intellettuale, topo di biblioteca, o la calcolata perseveranza di chi soppesa costi e benefici; quelle “qualità” con me non servono a niente. Occorrono invece la pazienza e la perseveranza ardenti di puro desiderio, come quelle che ha l’innamorato impegnato in un lungo e difficile corteggiamento.

La Via, infatti, è preclusa ha chi è incapace di innamorarsi, ma apre il suo portale davanti a chi insiste instancabile, agendo con rispetto, cura e costante dedizione. In effetti, sono rari coloro che incarnano la vera volontà, quella del desiderio, non quella dell’auto costrizione, così come sono rari coloro che hanno fatta propria la disciplina inflessibile che deriva dall’avere uno scopo chiaro, non quella meccanica di chi è privo di obiettivi.

Se sei una di queste rare persone, arriverai prima o poi al mio cospetto e io ti accoglierò e ti guiderò. Come fa la sposa il giorno delle nozze, alzerò il velo che copre i miei occhi perché tu mi possa conoscere. Forse l’ho già fatto.  Ma questo è solo l’inizio, perché c’è tanto da scoprire, e non pensare che sia facile sbirciare e intravedere qualcosa facilmente: sarà un corteggiamento impegnativo. Molti sono i miei paramenti, veli e attributi; sono coperta dalla testa ai piedi, nascosta agli occhi profani, come ogni cosa preziosa.

I mei paramenti servono a custodire i segreti dell’Insegnamento da chi vorrebbe abusarne, o da chi semplicemente non ne è degno e li sprecherebbe. Però servono anche a proteggere te, sincero cercatore, dai tuoi slanci eccessivi e dalla tua fretta d’intraprendere esperienze per le quali non sei ancora pronto. Io incarno sia il Rigore che la Misericordia, non concedo stupide scorciatoie a nessuno.

La mia natura è strappare pian piano le illusioni più grossolane di chi si avvicina a me: le idee malsane sull’esistenza, le personalissime ottuse convinzioni, le radicate menzogne su se stessi. Sono una guardiana paziente ma esigente: non sono qui per coccolare, sono qui per stimolare un risveglio, e per questo posso essere anche spaventosa. In base al modo in cui ti avvicinerai, io mi rivelerò.


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Immagine tratta dal mazzo di Tarot disegnato a più mani dall’Associazione Per-Ankh

Attribuzione non commerciale CC BY-NC-ND 2.5 IT

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