Gli eventi possono essere cambiati? A tu per tu con “La battaglia magica d’Inghilterra” di Dion Fortune

Nel cuore del conflitto più oscuro del XX secolo, quando la Gran Bretagna si trovava sull’orlo dell’invasione da parte delle forze naziste, un’occultista di straordinaria forza e visione, Dion Fortune, radunò un circolo di iniziati per combattere su un fronte diverso: quello della spiritualità. Attingendo alla potente simbologia del Graal e alla tradizione arturiana, Fortune e i suoi seguaci della Society of Inner Light intrapresero una “guerra magica” contro Hitler, uno scontro tra le forze della luce e quelle delle tenebre.

Dion Fortune sosteneva che la costruzione di immagini mentali orientate non fosse un semplice atto di immaginazione ma un processo meccanico, simile a girare la manovella di un’automobile che può essere utilizzata però per leggere e influenzare gli eventi sui piani inferiori. Questa pratica, che non richiede l’uso di medium esterni, consente a ciascuno, sempre secondo Fortune, di diventare il proprio medium, stabilendo un contatto diretto con le forze e gli esseri dei piani superiori per ricevere guida e protezione.

Per l’autrice le forme-pensiero infatti sono le fondamenta di ogni pratica occulta, utilizzate per attrarre e focalizzare le forze, simili al comporre un numero di telefono. Queste immagini nella meditazione conferiscono potere e chiarezza al lavoro interiore, superando i limiti dei metodi puramente astratti e mistici.

Nel suo lavoro condiviso, Fortune enfatizzava l’importanza del mantenimento di un’atmosfera di serenità, sia per rappresentare un nucleo di stabilità per l’anima di gruppo della nazione che per svolgere efficacemente il lavoro richiesto. Secondo lei, la meditazione non solo rinfresca e ispira tutti i partecipanti, ma facendola in un certo modo permette di attingere forza e ispirazione dai piani interiori per poi esprimerla nel mondo fisico.

In tempi di tensione, la pratica regolare della meditazione si rivela dunque essenziale, poiché si scopre che il subconscio disciplinato emerge per aiutarci a rimanere saldi e in contatto con le forze superiori. Fortune incoraggiava l’uso della fede e della visualizzazione, sostenendo che “agire come se” ciò che desideriamo sia reale porta alla sua manifestazione.

L’iniziato, per Fortune, opera inoltre in virtù del proprio essere piuttosto che delle proprie intenzioni, diventando un canale di forze che benedicono e illuminano gli altri senza sforzo. L’iniziato non interviene direttamente, ma per mezzo della propria presenza e delle proprie qualità giunge a influenzare la realtà circostante.

Dion Fortune, attraverso la sua Society of Inner Light, ha lasciato ai posteri un’insegnamento prezioso: che la conoscenza e la pratica occulta possono essere utilizzate per il bene più grande, non solo per la crescita personale: la salvezza dell’umanità intera. Il suo testo “La battaglia magica d’Inghilterra” è infatti un libro dove lei esprime la sua ferma convinzione che l’energia di un gruppo di iniziati diretta attraverso la volontà e l’intenzione possa influenzare il corso degli eventi mondiali.

Prima di entusiasmarci, però, e magari ritenere che quindi “è il pensiero che conta”, leggiamo le parole della stessa autrice:

L’iniziato è tale grazie al possesso di certe basilari qualità che vengono perfezionate con l’allenamento. Per prima cosa, non deve essere egocentrico, ma in relazione simpatetica con tutta la vita manifesta. Coloro che ricercano la conoscenza occulta nella speranza che essa li soccorra nei loro problemi, stanno un passo più vicino alla via di coloro che la ricercano per soddisfare un desiderio di conoscenza, e questi sono, a loro volta, un passo avanti a chi la ricerca quale mezzo di potere, ma non ha ancora imboccato la Via. Potrebbero, questo è vero, ricevere aiuto per favorire la loro crescita spirituale, ma il lavoro di coloro che istruiscono nell’iniziazione non è aiutare il prossimo, ma fornirgli i mezzi per essere d’aiuto. Chi arruolerebbe come infermiere il ferito che giace sulla barella? Perciò coloro che ricercano la conoscenza occulta per risolvere i propri problemi troveranno che tale medicina è troppo forte. Così come l’antica legge ebraica richiedeva che sacerdoti del Tempio fossero senza macchia o difetto, coloro che si presentano per ricevere la più alta iniziazione debbono aver risolto i propri problemi personali e ritrovato equilibrio e libertà prima di usare accostarsi all’altare. L’iniziato ai Misteri Maggiori è conosciuto per la sua serenità e attitudine personale in ogni relazione della vita. Egli sa bene come restare immobile e lasciare che poteri da lui messi in moto portino avanti il lavoro. Sa come attendere la maturazione delle anime e non forzarle a prematuro sviluppo con la pressione personale. L’iniziato non va in giro a far del bene; non oltrepassa mai, se non invitato, la soglia dell’altrui mondo spirituale. Agisce per mezzo di ciò che è, e non ricerca. Lavora su se stesso, trasforma se stesso; e quindi le forze che si irradiano da lui, senza sforzo alcuno da parte sua, giungono a benedire gli altri e a illuminarli. Se egli è tranquillo, tranquillizza l’ambiente attorno a lui. Se egli ha saggezza, coloro che sono in sua compagnia assumono inconsciamente la sua attitudine ed egli non ha bisogno di proferire consigli non sollecitati. Poiché conosce la realtà dell’eternità, è soddisfatto di lasciare che il tempo compia il proprio lavoro. Due cose lo caratterizzano: il potere di attendere immobile e il potere di bastare a se stessi. Finché non apprendiamo come restare immobili, sia fisicamente che mentalmente, non possiamo gestire il potere; E finché non sappiamo come bastare a noi stessi in perfetto equilibrio e soddisfazione, non possiamo portare a compimento il lavoro che deve essere svolto in polarità. Infine, l’iniziato è preparato a lavorare senza vedere risultati, recitando la sua parte nel Grande Piano che si sviluppa attraverso le ere del tempo planetario.

Bibliografia:

Dion F., La battaglia magica d’Inghilterra. Una grande occultista sfida Hitler, Tre editori, Avezzano, 2000.

2 pensieri riguardo “Gli eventi possono essere cambiati? A tu per tu con “La battaglia magica d’Inghilterra” di Dion Fortune

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  1. Grazie, le vostre mail arrivano con un tempismo “sorprendente”, giacche ‘, però, la natura straordinaria dei vostri contenuti,non dovrei sorprendermi di queste coincidenze 💕
    Buona giornata

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