
Undicesima lettera dell’alfabeto ebraico. Il suo valore numerico è 20. Anticamente era rappresentata da una mano aperta.
È un simbolo di riuscita; celebra il successo dello sforzo di plasmare, domare ed addomesticare la propria natura interiore.
I suoi nemici non lo possono dominare, non gli possono fare alcun male e, in definitiva, sono completamente sottomessi a lui. Egli è sotto il segno della lettera Kaf quando è inclusa nella lettera Samekh. ‘Tali sono i misteri, riguardo agli occhi, indicati dai Saggi’.
(Sepher HaZohar 2:73b)
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