Come sappiamo, il sistema di conoscenza Tolteco è stato reso noto al grande pubblico grazie alla popolarità raggiunta dai libri di Carlos Castaneda. Prima della loro pubblicazione questa antica tradizione era avvolta dalla segretezza, trasmessa soltanto all’interno di piccoli gruppi, tra uomini e donne che vi accedevano per via diretta e riservata.

Sorge allora una domanda: com’è possibile che testi così particolari, spesso criptici nello stile, abbiano ottenuto una diffusione tanto ampia, raggiungendo lettori in ogni parte del mondo? Che cos’è che rende queste opere tanto attraenti?
L’essere umano si è allontanato terribilmente dalla propria natura non ordinaria, immerso in un universo tanto infinito quanto misterioso. L’attuale tendenza a trovare spiegazioni artificiali per ogni cosa si scontra con qualcosa che, nonostante tutto, ancora riecheggia nell’anima di molti, forse solo una minuscola e debole scintilla di eternità ha ancora la forza di risuonare quando avverte qualcosa di vero, qualcosa che assomiglia ad un ricordo che odora di ancestrale familiarità.
Tutto fa pensare che sia questo ricordo indefinito ciò che attrae nei testi di Castaneda. Le avventure talvolta surreali, vissute da lui, sotto la sapiente guida del misterioso maestro Don Juan, celano indizi di una mappa che conduce verso qualcosa di straordinario e potente, qualcosa di non definibile che spazia dal magico al terrificante, eppure intimo nel toccare corde profonde dell’animo umano.
Lo sciamanesimo Tolteco, così come altre tradizioni, ha pagato e sta pagando il prezzo della popolarità tipica dei tempi moderni dove tutto sembra essere sdoganato, ma in realtà ciò è vero solo in apparenza. I significati profondi restano infatti velati sotto un’affascinante coltre narrativa che depista le menti superficiali. Questa cripticità è una protezione che preserva l’Insegnamento e lo rende accessibile solo a chi e dotato di cuore puro, ardente di desiderio di un vero sapere.
Uno studio sincero ed appassionato dei testi di Castaneda alimenta questa fame di conoscenza e orienta il proprio essere verso una direzione che risuona come una strada verso casa. Induce nel ricercatore l’emergere di una sorta di guida per una nuova concezione del mondo e di sé. Una nuova interpretazione della realtà, sostenuta da significati dalla consistenza oggettiva e reale.
L’interpretazione della realtà che ognuno di noi ha sempre adottato è palesemente distorta, intrisa di credenze indotte ed inventate, ma rese credibili dal consenso di tutta la struttura sociale: non importa quanto una cosa sia falsa, se tutti la considerano vera verrà percepita come tale. È questo un fenomeno comune, ma che si svela come tale solo a chi fa proprio un sistema simbolico ed interpretativo della vita più attinente alla realtà vera, in grado di sostituirsi a quello ordinariamente accettato.
È proprio in questo senso che lo studio del sistema di conoscenza Tolteco può essere di grande aiuto all’uomo moderno. A quelle persone che in cuor loro risentono l’inganno percettivo a cui sono sempre state sottoposte, come pedine di una società fondata su principi completamente incongruenti ed inefficaci se l’obiettivo è vivere una vita da esseri liberi e centrati. Ritrovare un contatto con la propria vera natura ed immergersi in qualcosa di molto più grande, diventa così una possibilità reale per i veri ricercatori dello spirito.
Accettando il grande mistero della creazione si accede ad una condizione di apertura verso le infinite possibilità che ci attendono al di là del velo dell’ordinarietà. Ciò che può emergere da uno studio attento dei testi di Castaneda può fungere da trampolino per uomini e donne arditi ed affamati di verità, bramosi di risalire la corrente verso la propria natura originaria, dove la meravigliosa unicità di ogni essere si fonde con l’intima unione con il tutto.
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