Anno duemilacredici. C’è grande fermento a livello mondiale. Gira in modo sempre più persistente la notizia del ritorno di Gesù.
Inizialmente, i giornali e i media più rappresentativi degli Stati, cercavano di ridimensionare queste voci nel tentativo di farle cadere nell’oblio, ma in poche settimane sono diventate letteralmente incontenibili.
I social impazzano di piccoli video e foto di un ragazzo inuit, piuttosto basso e grassottello, sulla trentina – in uno sperduto villaggio innevato della Groenlandia – mentre parla benevolmente con la sua gente.
Si dice che parli solo inuit e qualche sparuta parola di danese, nulla di più. Eppure sempre più persone, provenienti da tutto il mondo, stanno organizzando pellegrinaggi per andarlo a trovare, confidando di trovare poi in loco qualche traduttore.
Difficile individuare da cosa sia nata questa convinzione profonda che sta contagiando ora dopo ora sempre più fedeli.
Alcuni parlano di miracoli identici a quelli narrati nel Vangelo, altri parlano di insegnamenti di identica intensità, altri ancora parlano di segni incontrovertibili che avevano anticipato la sua venuta.
Una sola cosa è certa, cioè che tutti coloro che lo hanno conosciuto di persona, anche i più scettici, affermano ora di non avere più dubbi: è Gesù, finalmente è tornato!
Non potendo più arginare la notizia, anche la Chiesa ha dovuto occuparsi della questione, tempestata dalle mille domande di devoti e giornalisti.
Tutti gli emissari della Santa Sede inviati sul posto per indagare la delicatissima faccenda, sono tornati più confusi di prima, non avendo trovato le prove schiaccianti per confutare la notizia epocale.
Alcuni tra loro hanno fatto presente che il ragazzo è troppo diverso dalle più note raffigurazioni iconiche religiose, inoltre vive con una compagna e ha pure un figlio, e non c’è traccia di immacolata concezione.
Altri evidenziano che, cosa ancora più grave, non si dichiara cattolico e nemmeno cristiano (in realtà non appare per nulla interessato alle religioni), quindi è un chiaro segno del suo essere un impostore.
In una rara e fugace intervista, dove viene provocatoriamente accusato di essere un ciarlatano perché non manifesta nessun interesse verso i sacri dogmi cristiani che gli vengono sottoposti, pare abbia risposto semplicemente così: “Chi li ha decisi?”.
L’opinione pubblica è scatenata; molte persone vorrebbero che il Papa abdicasse alla sua funzione per lasciare il posto al legittimo inuit, ma alcuni testimoni hanno giurato di averlo visto inveire e strappare le foto delle pompose cerimonie cattoliche e delle sale del Vaticano, urlando: “Inganno! Inganno!”.
Al limite della tempesta mediatica, la Chiesa, così come i portavoce di altre istituzioni religiose, lo hanno convocato, ricevendo come risposta un oltraggioso rifiuto: “Dio è ovunque, io resto qui con lui”. La cosa ha ovviamente peggiorato la già vacillante situazione.
I mesi corrono veloci e i diversi culti cristiani perdono ogni giorno migliaia di fedeli, tutti concentrati ormai sul nuovo Messia e sulla semplicità dei suoi insegnamenti, molto simili a quelli del Vangelo, ma allo stesso tempo così inaspettatamente lontani e diversi da quelli delle religioni.
Nonostante mille proposte da capogiro (e altrettante minacce anonime), il misterioso inuit ha continuato a vivere nel suo villaggio con la stessa semplicità di sempre, svolgendo il suo umile lavoro e prodigandosi per il resto del tempo ad aiutare le persone che si recavano da lui.
La perdita di questo consenso nelle istituzioni ha destabilizzato tutta una serie di poteri politici e morali, creando come conseguenza veri e propri sconvolgimenti economici e sociali, oltre che religiosi.
Dopo circa tre anni dall’inizio di questa storia, al culmine dello sconvolgimento mondiale, il ragazzo è stato infine trovato, alle prime ore del mattino, impiccato a un palo della luce.
L’ipotesi più accreditata ed enfatizzata mediaticamente è che non abbia retto alla pressione psicologica, e molti esperti si sono subito prodigati ad esporre le loro analisi per confermare questa teoria, sottolineando che quindi non poteva trattarsi di Gesù, il quale certamente non sarebbe mai potuto morire impiccato.
La moglie e il figlio giurano però di averlo visto come sempre sereno e pieno di energia la notte precedente al macabro evento, e parlano di complotto da parte di chi trovava scomoda la sua presenza. Ma sono solo due inuit poveri ed ignoranti.
Dopo le iniziali fiammate, piano piano gli articoli di giornale smettono di parlarne e si mettono alla ricerca di nuove notizie più attrattive. Finalmente il mondo, così come le religioni, ritornano alla loro normalità.
Nel frattempo diversi malinconici devoti dell’inuit scomparso, hanno già iniziato ad appendersi al collo e in casa il simbolo di un cappio, da sostituire a quello che, a loro avviso, è ormai un simbolo superato: il crocefisso.
Geniale!!!
Bello il racconto se preso come una favola, ma irrealizzabile concretamente in quanto la seconda venuta di Cristo sulla terra non va presa alla lettera ma può solo avvenire all’interno delle coscienze delle singole persone ( la coscienza cristica); e una esperienza interiore personale non un fatto oggettivo esterno. Il concepimento verginale di una divinità non è poi una invenzione esclusiva della Chiesa Cattolica in quanto archetipo molto potente presente in tradizioni religiose molto antiche e precristiane (che abbia in se una qualche verità?) Per quanto riguarda il clamore mediatico che questo Gesù inuit provocherebbe nella nostra società occidentale attuale, così secolarizzata e materialistica, così lontana dal senso del sacro, mi viene da rispondere che passerebbe quasi inosservato un personaggio del genere, altro che destabilizzazione dei poteri politici e morali o sconvolgimenti economici e sociali oltre che religiosi: neanche la discesa degli UFO sulla terra provocherebbe tanto clamore (o forse si se verrebbero a salvarci dall autodistruzione). Il simbolo della croce richiama la sofferenza di Cristo, (ma non solo), non va ridicolizzata, si puo essere contrari, non accettarla cosi come si puo essere contrari o non accettere i simboli di altre religioni, ma vanno tutti rispettati non fosse altro perché hanno un significato in chi in quei simboli ci crede o ne ha fatto esperienza
Questo commento dimostra secondo me che non hai capito nulla del significato di questa storia, meglio leggere Famiglia Cristiana 😂
Francamente….rifletto… è corretto dare e avere l’immagine di Gesù in croce?! Voglio dire le sue idee sono state varie e diverse quindi mi chiedo è corretto avere l’idea e concetto di questa persona solo ed esclusivamente messo alla croce??!!
Questa è proprio una delle diverse domande che cerca di stimolare questa storia. La risposta potrà darsela ognuno in coscienza sua.
Grazie associazione, vi distinguete ogni volta per il vostro stile arguto di stimolare riflessioni non banali…
Le religioni di oggi, specialmente quella occidentale, sono tutte dannatamente corrotte ed è rimasto ben poco di tradizionale. Se l’esistenza di un personaggio del genere venisse alle orecchie di questi potenti lo farebbero sparire in 5 secondi senza che nessuno se ne accorga. Gesù oggi sarebbe più scomodo che mai perché metterebbe in luce tutte le loro contraddizioni e assurdità
Il simbolismo della Croce e an ch esso antecedente al cristianesimo e adottato da culture e religioni più antiche ad esempio quelle Orientali dove un tipo di Croce la svastica era un potente simbolo di vita solare (poi adottato tristemente dai nazisti invertendone il.senso di rotazione. Anche nell’antico Egitto la croce ansata era un simbolo di vita e come sappiamo gli scambi culturali tra i popoli erano molto presenti. Nel cristianesimo la Croce rappresenta il passaggio dalla sofferenza e dalle difficoltà della vita che comunque sono sempre presenti al loro superamento rappresentato dalla tomba vuota simbolo della resurrezione a vita nuova di Cristo. Quindi anche la croce Cristiana e simbolo di vita
Non comprendo la relazione con la storia dell’inuit. Ad ogni modo lei fa confusione mischiando un po’ di concetti cattolici con un po’ di concetti esoterici, due cose che però proprio non vanno d’accordo. E’ evidente che il simbolismo della Croce (con le due linee incrociate di misura simmetrica) è un simbolismo antico, ma ha però poco a che vedere con il simbolo del crocefisso, adottato solo in seguito dalle religioni cristiane con altro significato e non certo paragonabile a quello più antico.
Nell arte cristiana antica e medioevale sono rappresentate spesso le croci gemmate che sono croci vuote ma completamente riempite di gemme preziose a rappresentare appunto il risorto (la nuova vita o la vita che ha vinto la morte o la vita eterna ecc.)
Noto da alcuni commenti indispettiti che c’è una generale confusione tra realtà e simbolismo, tra religione ed esoterismo. La religione cristiana di massa ha cercato di portare il simbolismo e l’esoterismo più antico e genuino a un livello letterale con regole morali. Forse non poteva fare diversamente, ma se si vuole fare un passo in più non si possono tenere i piedi in due scarpe. Il concepimento verginale citato sopra da Piero ad esempio è ovviamente simbolico, ma è stato fatto passare a un certo punto come se fosse un fatto reale per Gesù in modo da poter ostentare la fede in una divinità più divina di quelle di altre religioni. In effetti un modo molto infantile e ridicolo di approcciarsi al Sacro. Idem con la croce e il crocefisso.
Ok sempre nel rispetto delle idee del prossimo ce una linea sottile che separa la comprensione dei simboli religiosi solo a livello intellettuale come fatto culturale ( per cui chi crede in quei simboli e solo un illuso che vive fuori dal mondo ) da chi quei simboli li vive e li fa propri. Che cose la realtà? Ci sono cose che superano la comprensione umana, i miracoli esistono, se non.si crede che il trascendente, Dio ho come lo si voglia chiamare non si incontra con la dimensione terrena umana e la trasfigurri di tanto in tanto allora abbiamo perso il senso del sacro nella vita.
La croce e proprio quello l’incontro.tra la.dimensione orizzontale umana limitata con quella verticale che arriva dall’alto dalle realtà divine e al centro ce l uomo sottoposto alle due forze
Ok sempre nel rispetto delle idee di tutti, e proprio li che sta il punto essenziale quando lei Bruno mi dice che la concezione verginale era solo un simbolo quindi una fantasia ed è stato fatto passare per vero dai cristiani per motivi politici di egemonia culturale rispetto alle altre religioni e così anche per quanto riguarda il crocifisso e sicuramente di conseguenza per le altre verità di fede quali l’incarnazione di Cristo e la sua resurrezione Tutte cose simboliche quindi non vere secondo lei. Ma io non la penso così secondo me sono fatti realmente accaduti.
Appunto, queste sue riflessioni confermano la sua profonda confusione tra concetti religiosi e concetti esoterici/spirituali
Mi piacerebbe sapere se tenete dei seminari per approfondire questi argomenti. Grazie
Abbiamo tenuto alcune giornate di approfondimento sul tema alcuni anni fa, non escludiamo di farne nuovamente in futuro. Ci scriva eventualmente via email per ulteriori informazioni.