
La moderna tradizione divide le Rune in tre Aettir, o famiglie. Ogni gruppo viene, singolarmente, chiamato Aett e contiene le otto Rune in cui è diviso l’antico alfabeto runico di 24 lettere chiamato Futhark. Gebo è la settima Runa del primo Aett.
La radice del nome Gebo dà vita, in inglese, alle parole give (dare) o gift (regalo, dono). Questa Runa può essere vista come la Runa dello scambio, della generosità, del donare e del donarsi. La capacità di donare non è ad esclusiva pertinenza di aspetti materiali, ma può toccare diversi punti relativi ai rapporti tra le persone, con gli animali e con la natura tutta.
Questa Runa, nella sua forma grafica, ci mette in contatto con due energie: una che scende dall’alto rappresentata dalla parte superiore della Runa e una che sale dal basso, rappresentata dalla parte inferiore. Queste due figure s’incontrano in un punto centrale che possiamo definire il punto d’equilibrio tra il dare e il ricevere. Nell’antichità era chiaro il Principio del ricevere in relazione al dare ed è di questo che parlano tutti i riti propiziatori che troviamo nella Tradizione Antica, compresa quella celtica.
Gebo può essere utilizzata per entrare in contatto con l’energia del dono inteso come scambio. Chi è sulla Via dei cercatori, in una società particolarmente centrata sul singolo ego come quella in cui viviamo, non può esimersi di sperimentare l’energia di Gebo ed aprirsi alla scoperta del dono nei suoi due aspetti di ricevere e dare. Questa energia può essere usata per sviluppare le relazioni di qualsiasi tipo e per acquisire saggezza, come fece Odino che donò la sua sofferenza per avere in cambio il segreto delle Rune.
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