Il ritorno a Casa

TorahIl sentiero iniziatico non è fatto di accumulo di conoscenza teorica; per quello bastano le università. Il cammino iniziatico è un percorso di trasmutazione interiore e, se percorso con serietà, mantiene ciò che promette.

Le Tradizioni trasmettono e forniscono gli strumenti affinché chi è realmente interessato possa percorrere il cammino. La Fonte delle Tradizioni è comune ed è sempre la stessa; potremmo definirla come una Forza che desidera ardentemente il nostro ritorno a casa.

Questa Forza agisce incessantemente attraverso tutti i mezzi che ha a disposizione perché il nostro ritorno possa avverarsi, perché Essa possa finalmente riflettersi in noi, divenuti specchi tersi e disponibili.

“Io vi prenderò fra le genti, vi raccoglierò da tutti i paesi e vi condurrò al vostro paese” (Ez. 36,24)

Il Santo, attraverso la bocca di chi, consenziente, permette alla sua voce di giungere a noi, dice chiaramente che è Lui a radunare il Suo popolo…

Dispersi, piegati dall’illusione di essere soli e separati, vaghiamo schiavi nel sonno dell’ignoranza e della sofferenza; non riusciamo a trattenere niente e tutto ciò che faticosamente riusciamo ad ottenere (ma siamo proprio noi ad averne il merito?) scivola attraverso le nostre dita come sabbia.

Al di sotto delle incessanti voci degli innumerevoli io, sussurra e singhiozza un richiamo…

L’hai udito tu, o viandante? Egli ti sussurra nello struggimento:

“Và via dal tuo paese, dal tuo parentado, dalla tua casa paterna, al paese che ti indicherò. Farò di te una grande nazione, ti benedirò, renderò grande il tuo nome, sarai una benedizione” (Gn. 12, 1-2)

Lech Lechà, mettiti in viaggio, esci da te stesso.

La tensione verso il richiamo, a volte la disperazione nella quale versiamo ci fanno mettere in cammino… Così partiamo, nella speranza che il nostro nome (la nostra misera personalità) sarà benedetto e glorificato come meritiamo. Poveri illusi…

Può ciò che è perituro aspirare all’immortalità? Lo vorrebbe certo! I tuoi molti io, tenuti insieme ed aggregati dall’ego, aspirano ad essere eterni ed eternamente adorati come dei!

Per questo il Santo non potrà fare altro, una volta che ti sarai messo in cammino, di mostrarti la natura di te stesso e dei tuoi molti io:

“Poi verserò sopra di voi acqua pura e diventerete puri. Io vi purificherò da tutti i vostri atti di idolatria, e vi darò un cuore nuovo, metterò in voi uno spirito nuovo, toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez. 36,25-26)

Quanto dolore viandante, quanto terribile ti sembrerà sentire che quel freddo, duro, morto cuore di pietra ti verrà strappato via…

Soffrirai viandante? Sì… quando ti vedrai per ciò che sei e non per ciò che hai sempre pensato di essere ti sembrerà di soffocare e vorrai tu stesso strapparti quella roccia dal petto. Ma tutto questo sarà fatto per preparare il posto a qualcosa di magnifico ed inimmaginabile che non può essere espresso a parole:

“metterò in voi il Mio spirito e farò in modo che seguiate i miei statuti e teniate presenti ed eseguiate le Mie leggi” (Ez. 36,27)

Lo Spirito del Santo, benedetto sia il suo Nome, non può dimorare in una pietra; Egli deve essere accolto in un luogo consono, un Tempio, un cuore vivo ed immobile.

La dimora della Legge, della Santa Alleanza, non è un vetusto codice scritto su di una pergamena e nemmeno una lastra di pietra incisa rinchiusa in un Arca dispersa:

“Questi precetti che io ti comando oggi non sono una cosa straordinaria oltre le tue forze né sono cosa lontana da te; non è nel cielo, sì che tu debba dire: «Chi salirà per noi fino al cielo per prendercela e ce la farà ascoltare sì che possiamo porla in atto?» E neppure è al di là del mare, sì che tu debba dire: «Chi passerà per noi al di là del mare per prendercela e ce la farà udire sì che noi possiamo metterla in atto?» Questa cosa ti è invece molto vicina; è nella tua bocca; è nel tuo cuore perché tu possa eseguirla” (Deut. 30,11-14)

La Santa Alleanza è il sigillo vivente di ciò che ti aspetta o viandante, appena al di là di te stesso; è la visione di una Legge, uno stato di coscienza, diversa da quella che hai vissuto finora:

“Voi starete nel paese che ho dato ai vostri padri, voi sarete il Mio popolo ed Io sarò il vostro Dio” (Ez. 36,28)

Questa è la promessa del Santo o viandante, la Santa Alleanza, la Terra Promessa; il tuo ritorno a casa… E, come puoi vedere, in questa casa non sarai solo, non potrai essere solo. il Santo non può essere posseduto, l’Amore non può essere posseduto e vissuto esclusivamente. Ecco perché sta scritto “ama il prossimo tuo come te stesso”, perché il tuo prossimo “è” te stesso, o viandante.

Per arrivare alla meta occorrono tre cose: il Santo, l’Amato che attrae a Sé e che non rinuncia a perderti o viandante; la Legge, l’Insegnamento, la Promessa di una nuova Terra; il Popolo, la fratellanza di chi si è messo in cammino verso quella Terra Promessa e sa che non vi è gioia più grande dell’arrivarci insieme. Il Buddha, il Dharma, il Sangha.

E tu, o viandante… hai sentito il richiamo del Santo?

Sei riuscito, nei flutti e i marosi del mondo, a trovare la Sua Legge?

Hai trovato il Popolo con cui viaggiare attraverso il deserto?

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: