Il ragazzo chiese al vecchio Druido: “Raccontami del Wyrd. Troppo spesso ho sentito questa parola ma il suo significato, profondo, mi è ancora sconosciuto”.
Il saggio lo guardò fisso, la sua barba bianca e gli occhi profondi incutevano timore e rispetto. Prese un tappeto nell’angolo della capanna, lo srotolò e lo mostrò al giovane cercatore. Il tappeto era bellissimo con delle forme geometriche al suo centro che s’intersecavano una sull’altra. “Ti piace questo disegno?” Gli occhi del ragazzo risposero attraverso lo stupore del suo sguardo.
Poi, lentamente, girò il tappeto. L’intreccio di fili, trama e ordito, si vedevano chiaramente. “Ecco questo è il Wyrd! Tutto ciò che ci circonda è formato da questa struttura. Lo puoi trovare nella natura tutta, è intorno a te, in ogni cosa, ma l’uomo è cieco e non riesce a scorgerla, abbagliato com’è dai luccicanti riflessi delle forme. Dobbiamo allenare i nostri occhi a cogliere la struttura che ci circonda: ogni uomo muove, sul telaio della sua vita, la trama, ciò forma il Wyrd personale, creato da tutte le azioni compiute in questa vita. Ogni tua esperienza è l’intreccio di un filo con la struttura già presente, l’ordito, e le scelte che farai modificheranno il disegno finale. L’ordito rappresenta i passaggi obbligati, che noi chiamiamo Orlog, esso contiene tutte le leggi, fisiche e non, che la vita su questo pianeta ci obbliga a rispettare”.
Poi prese un filo e lo estrasse dal tappeto, lo allungò dinnanzi al ragazzo, e disse: “Vedi questo?”, indicando un estremo che teneva tra pollice e indice nella mano sinistra. “Questo è il passato”.
Poi, indicando un punto al centro del filo, teso tra le due mani, disse: “Questo è il presente. Mentre questo”, indicando la fine del filo che teneva nella mano destra, “è il futuro. Ci hanno insegnato a percepirli in forma lineare come un prima, un adesso e un dopo”. Lasciò andare un capo del filo e lo raccolse in un piccolo groviglio, della grandezza di un granello di sabbia, tenendolo tra indice e pollice, e disse: “Ciò che noi chiamiamo presente, passato e futuro non esistono separatamente ma sono intersecati, indistricabilmente, l’uno all’altro. Ogni nostra azione non cambia solo la trama, che tessiamo nel presente, ma modifica quella passata costruendo così quella futura e tutto avviene in questo punto, in questo determinato istante.
“L’essere umano vive un eterno presente, dove le azioni che compie continuano a ripetersi alimentate dalla legge del caos. Tesse e disfa continuamente la stessa trama, girando in tondo come un animale impazzito che piroetta dentro una ruota pensando di recarsi in qualche luogo, ma trovandosi, inesorabilmente e costantemente, nello stesso posto. Solo colui che ha chiaro il suo intento e conosce le leggi della vita sa dirigere la propria trama nella creazione di un disegno armonico. Un Druido, può vedere la trama del Wyrd e cambiarne il disegno scegliendo, coscientemente, dove dirigerla, solo così si diviene veri artefici della propria vita.”
Il ragazzo chiese stupito: “Pensavo fossero le Norne a costruire la trama del Wyrd, coloro che decidono il destino di ogni uomo?”
Il Maestro, lo guardò dritto negli occhi e disse: “Ascolta! Perché ciò che ti dirò è conosciuto da pochi, solo chi cerca la verità può trovarla e la maggior parte degli uomini vive nell’ignoranza, la trama del loro Wyrd è tessuta dal caos non dalle Norne: Urd colei che regge il passato, rappresenta il momento della nascita. Verdandi colei che presiede al presente arrotola, semplicemente, il filo. Skuld, la norna del futuro, è colei che lo recide, rappresenta il momento della morte. Esse rappresentano alcune delle più importanti leggi dell’Orlog alle quali siamo sottoposti quando veniamo alla vita su questo pianeta: nascita, vita, morte”.
(continua…)
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