Quinta lettera dell’alfabeto ebraico. Simboleggia la gioia della Presenza della Shekinah (la parte immanente della Divinità) ed il Soffio Vitale. Anticamente era rappresentata come una finestra e graficamente era tracciata con la forma di un pettine. Questo per insegnarci che la nostra realizzazione dipende dalle aperture che riusciamo a creare (le finestre appunto) e che ciò non può essere conseguito senza mettere ordine e dare una direzione alla nostra vita (concetto simboleggiato dal pettine e dall’azione che svolge).
Qual è la la funzione di Hé? A cosa è paragonabile? Vi era una volta un re che aveva una figlia buona, gradevole, bella e perfetta. La sposò a un principe reale, la vestì. La coronò, la riempì di gioielli e le diede una dote importante. È possibile per il re separarsi per sempre da sua figlia? Converrete tutti che non è possibile. Può stare sempre con lei? Converrete tutti che anche questo non è possibile. Cosa può dunque fare? Può mettere una finestra tra di loro e quando il padre vuole vedere la figlia, o la figlia il padre, si possono vedere dalla finestra. È scritto: (Salmo 45:14): “Tutta la Gloria è nella figlia del re, l’abito è trapunto d’oro” .
(Sepher HaBahir 54)
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