
La moderna tradizione divide le Rune in tre Aettir, o famiglie. Ogni gruppo viene, singolarmente, chiamato Aett e contiene le otto Rune in cui è diviso l’antico alfabeto runico di 24 lettere chiamato Futhark. Berkana è la seconda Runa del terzo Aett.
Il significato di Berkana, in lingua Norrena, è betulla. La sua forma può essere associata ad una donna incinta o a dei seni visti dall’alto. Questa pianta era considerata magica, legata indissolubilmente al mondo della magia e dei suoi misteri, la sua forma sinuosa, la sua forza nel saper crescere anche nei terreni più difficili, l’hanno fatta associare all’energia femminile che dona la vita e la protegge.
Per i druidi la betulla era l’albero su cui salire, in un preciso periodo dell’anno, perché rappresentava la via d’accesso verso l’illuminazione e l’immortalità. Per le popolazioni celtiche la betulla era un albero funerario, capace di proteggere nel passaggio dalla vita alla morte. Per queste popolazioni la morte era, infatti, una porta verso una nuova vita; una tappa da passare per poter accedere alla vita futura.
La betulla è una pianta associata all’iniziazione e alla divinazione, i Celti usavano la corteccia della betulla per la divinazione, mentre in Siberia gli sciamani la chiamavano La custode della porta, perché la usavano come accesso per raggiungere altri mondi.
Berkana è la Runa che si contrappone all’energia di Teiwaz, maschile e guerriera. È legata alla capacità di dare la vita e di proteggerla, all’eros in tutti i suoi aspetti e le sue forme. Berkana richiama il mondo femminile a riscoprire se stesso, ad uscire dagli stereotipi maschili e ridare vita alla Grande Madre, colei che ci collega all’aspetto naturale della Terra, unica via per riportare la divinità nella nostra vita. In questi momenti particolarmente bui in cui stiamo vivendo, Berkana è la Runa della rinascita. È la spinta, la tensione verso Dio, verso il ritorno a casa. Potrà essere attivata da una nuova energia femminile, cosciente delle proprie reali caratteristiche, disposta a traghettare l’umanità verso una nuova era.