Un libro prezioso

Tra Cielo e Terra – Gli errori della Ricerca Spirituale e le Pretese Premature di Illuminazione, di Mariana Caplan.

$T2eC16h,!zcE9s4g4wllBRUW+(8OKg~~60_12Ebbene sì, abbiamo casualmente “scovato” un libro meraviglioso, piuttosto raro, indubbiamente prezioso. Mariana Caplan ha avuto il coraggio e la forza di affrontare un tema molto scomodo, forse troppo scomodo, ma a nostro avviso di fondamentale importanza per tutti coloro che si reputano seri cercatori spirituali.

Un testo mirabile e ispirato che svela, approfondisce e chiarisce le difficoltà, le possibilità di errore, le frodi, le illusioni, i fraintendimenti e gli equivoci, gli inganni e gli autoinganni che si verificano nel corso di ogni ricerca spirituale.

Questo libro rivela le gravi distorsioni e le fraudolenti pretese di potere che caratterizzano la scena spirituale dei nostri tempi. Dozzine di interviste di prima mano con studenti e discepoli, insegnanti e maestri provenienti dalle diverse tradizioni spirituali, insieme a ricerche allargate e approfondite su molti testi di varie scuole di insegnamento, sono qui sintetizzate per assistere il lettore nell’evitare di incorrere anche lui nelle cadute possibili su un sentiero difficile.

E se il compimento della ricerca spirituale consiste in una graduale correzione degli errori, quest’opera, mai scritta e tentata prima d’ora, rivela, direttamente al lettore, sagge e benedette indicazioni su come proseguire realmente sul cammino di una più autentica ricerca e vita spirituale.

Esistono infatti molte trappole sul Cammino che si possono presentare attraverso molteplici occasioni, ogni giorno e praticamente in ogni situazione.  Ad esempio:

Il supermercato spirituale. È la tentazione andare da un luogo all’altro, di scuola in scuola, di gruppo in gruppo, cercando esperienze forti e senza stabilire un compromesso di ricerca di sé stessi e di pratica profonda in una disciplina concreta.

Prenderlo come un hobby. Un intrattenimento piacevole o intellettuale, con scarsa implicazione personale. Però se prendi la pratica spirituale come un intrattenimento, non è facile che si dia una trasformazione personale profonda.

Autoinganno. Leggiamo libri e ascoltiamo a maestri e maestre che ci trasmettono concetti come il distacco, la compassione, l’umiltà. Per un momento ci inganniamo pensando che abbiamo raggiunto la comprensione di queste cose, però più avanti osserviamo nella nostra esperienza che non è così, che non siamo riusciti ad intergrarle, che è difficile farlo. Può succedere di demotivarsi per qualche tempo, però bisogna imparare ad accettarlo (accettarsi) e andare avanti con tenacia.

La dipendenza dalle esperienze mistiche. Durante la meditazione puoi arrivare a speriementare stati alterati di coscienza di gran gioia, intensità e felicità profonda. Non ti ossessionare nel tentativo di raggiungere nuovamente questi stati perché sono imprevedibili. Apriti perché possano arrivarti però non perseguirli troppo perché potrebbero essere causa di abbattimento e frustrazione, specialmente quando più li insegui più ti sfuggono.

La supremazia dell’ego. Puoi credere addirittura di aver raggiunto la realizzazione (comprensione profonda) del senso della vita e cose così. Puoi credere di aver ottenuto l’illuminazione o il risveglio. Non entusiasmarti troppo e continua a praticare. Quello che importa è come applichi tutto questo alla vita quotidiana e alle tue relazioni con le altre persone.

Abbandonare le tue responsabilità. A volte, certe esperienze mistiche o alcune occasioni in cui si realizzano alcuni concetti possono condurti a osservare il mondo in modo “passivo”, come se tu fossi più avanti, abbandonando di conseguenza le tue responsabilità. Ti sbagli, questo non ti avvicina al cammino spirituale ma casomai ti allontana. Praticare la saggezza nei conflitti quotidiani molte volte è più difficile che ritirarsi in una grotta a meditare, fuori dal rumore mondano.

Insomma… il libro viene sviluppato in modo serio, onesto, meticoloso, diretto, pungente, senza giri di parole, moralismi o perbenismi. Un vero toccasana, da leggere e rileggere lentamente e con molta attenzione. Voltargli le spalle, significa perdere un prezioso e raro strumento con cui potersi confrontare.

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