Quando la personalità è già formata e un uomo ha assaporato la vita, ha visto come sono le cose e si sente insoddisfatto e comincia a cercare qualcosa di più, qualcosa gli farà comprendere meglio, lo aiuterà e lo condurrà ed eventualmente lo completerà.1
Considerando che soltanto pochissimi si possono sviluppare e trovare in se stessi nascoste possibilità, sorge naturalmente la domanda: cos’è che determina la differenza? Perché alcune persone hanno una possibilità e altre non l’hanno? (…) Tra tutta questa gente soltanto pochissimi saranno mai capaci di fare persino il primo passo sulla via dello sviluppo. Come e perché le cose stanno così?
Il motivo è da ricercare nel fatto che tutte le persone in condizioni ordinarie di vita vivono sotto due tipi di influenze. Prima vengono le influenze create nella vita: desiderio di ricchezza, di fama e così via (…). Poi ci sono altre influenze che provengono dalla vita esterna, che funzionano nelle stesse condizioni sebbene siano diverse. Si tratta delle influenze A e delle influenze B. (2)
LE INFLUENZE A
L’influenza A è creata dalla vita ed è composta dall’educazione che si riceve nel periodo in cui si è stati educati, tutti i punti di vista che appartengono all’epoca particolare in cui l’uomo è nato. Queste sono le influenze A e formano la personalità in lui. (3)
Le influenze A nascono dalla vita dell’umanità meccanica a causa dell’interesse per il guadagno, la ricchezza, la scienza, gli sport, la politica, le conquiste, gli intrighi, il crimine, il potere, l’agiatezza, la posizione, l’ostentazione, il possesso e tutti gli interessi necessari per il cibo, i vestiti, la casa, l’ordine, ecc. Basta aprire un quotidiano per vedere cosa significa influenza A e come è creata per la vita e nasce dentro la vita dell’umanità. Tutti questi interessi sviluppano la personalità e, con il tempo, dalla personalità – specialmente dalla falsa personalità – nascono altri interessi che portano a far parte della vita umana e che sono nuovamente influenze A. (4)
La principale caratteristica dell’influenza A è quella di essere sempre egoistica, mentre l’influenza B è altruistica. (5)
LE INFLUENZE B
Le influenze B raggiungono l’uomo sotto forma di religione, letteratura o filosofia. Queste influenze del secondo tipo sono consce all’origine. Le influenze A sono meccaniche fin dal principio. (6)
Le influenze B provengono dal di fuori del cerchio meccanico della vita. In tutto il mondo e in ogni tempo incontriamo la prova della loro esistenza in un certo tipo di letteratura, in certe idee religiose, in molti scritti antichi, in antichi insegnamenti che si sono conservati, e spesso mascherati in varie sembianze, come le allegorie o i racconti di fiabe. È un’esperienza sorprendente per colui che ha familiarizzato con le idee di questo lavoro e ha cominciato a comprendere qualcosa del loro vero significato nell’aprire un libro scritto, diciamo, mille o duemila anni fa e anche più, e incontrare qualche brano che è, in qualche modo, il puro lavoro. (7)
L’uomo può imbattersi in queste influenze B, o passarci accanto senza nemmeno notarle, o può udirle e credere di comprenderle, usare le parole e al tempo stesso non averne alcuna comprensione. Queste due influenze determinano veramente il successivo sviluppo dell’uomo. Se l’uomo accumula influenze B, i risultati di queste influenze si cristallizzano in lui e formano in lui un certo tipo di centro di attrazione chiamato centro magnetico. Questa massa compatta di ricordi e queste influenze lo attraggono in una determinata direzione o gli fanno prendere un’altra direzione.
Quando si è formato il centro magnetico in un uomo sarà più facile per lui attirarsi più influenze B e non essere distratto da influenze A.
Nelle persone ordinarie le influenze A possono prendere una tale quantità del loro tempo che nulla è lasciato alle altre influenze ed esse sono scarsamente influenzate dalle influenze B. Ma, se questo centro magnetico nell’uomo cresce, allora dopo un po’ di tempo egli incontra un altro uomo, o un gruppo di persone, da cui può apprendere qualcosa di diverso, qualcosa che non è incluso nelle influenze B e che è chiamato influenza C. (8)
LE INFLUENZE C
Quest’influenza è conscia nell’origine e nell’azione e può essere trasmessa soltanto mediante istruzioni dirette. Le influenze B possono venire tramite libri e opere d’arte e qualcosa del genere, ma l’influenza C può venire soltanto mediante contatto diretto.
Se un uomo in cui è cresciuto il centro magnetico incontra un uomo o un gruppo tramite i quali egli viene in contatto diretto con l’influenza C, ciò significa che egli ha fatto il primo passo. Allora esiste per lui possibilità di sviluppo. (9)
Però l’influenza C ha difficoltà ad arrivare direttamente nella vita. Il suo linguaggio è diverso, è un linguaggio che è necessario apprendere lentamente. La vita lo trasforma in influenza B. (10)
Il punto principale che è necessario capire è che qualsiasi vero insegnamento proveniente dal Circolo dell’Umanità Cosciente può esistere solo in una scuola ed essere trasmesso oralmente. Quando arriva alla vita, quando lo si mette per iscritto, cambia completamente. Una delle ragioni per cui subisce questo cambiamento è perché la mente dell’Uomo Cosciente pensa in un modo molto diverso di quello della mente ordinaria. L’Uomo Cosciente pensa psicologicamente: l’uomo meccanico pensa logicamente.
Questo cambio nel Lavoro si esprime con il diagramma qui sopra delle influenze. Le influenze C provengono direttamente dal Circolo dell’Umanità Cosciente. Quando entrano nel circolo della vita meccanica si cambiano in influenze B. (11)
RUOLO DEL CENTRO MAGNETICO
Dopo qualche tempo, con l’aiuto del centro magnetico, un uomo può dunque trovare una scuola, o se le capita vicino, la può riconoscere. Ma se non ha centro magnetico, non la noterà, o non ne sarà interessato. E se egli s’imbatte in una scuola o in un uomo che trasmette un altro tipo di influenza, l’influenza C, il centro magnetico l’aiuta a riconoscere questa nuova influenza e ad assorbirla.
Se l’essere umano non ha prima assorbito sufficienti influenze B, e quindi non ha centro magnetico o se il suo centro magnetico è sbagliato o troppo debole, egli non riconoscerà l’influenza C. Oppure gli potrà capitare di imbattersi in una scuola sbagliata, di riceverne istruzioni sbagliate e invece di divenir migliore, divenire peggiore; invece di acquistare, perdere.
L’influenza C differisce dall’influenza B in quanto è consapevole, invece di essere accidentale, sia nell’origine che nella sua azione, mentre le influenze B sono consapevoli nella loro origine ma accidentali o meccaniche nella loro azione. L’influenza C è influenza di scuola.
È necessario avere sufficiente esperienza, sufficienti tentazioni dalle influenze A e tempo sufficiente per accumulare le influenze B. Altrimenti l’influenza C servirà come influenza B; in altre parole, essa farà il lavoro di uno strumento più semplice e non avrà tutto il suo valore.
Allorché le persone hanno tentato con i mezzi ordinari, e si sono rese conto che questi non le soddisfano, non gli danno ciò che desiderano, esse stimano le influenze C. Ma se queste vengono prima di ciò, esse prendono le influenze C allo stesso livello delle altre influenze e le influenze C perdono il loro potere. Comprendere ciò è importantissimo. (12)
Centro magnetico significa cercare cose precise (…). Questa è la ragione per cui gli individui sono tanto diversi. Una persona può essere intellettualissima, può aver studiato filosofia, arte, ecc. e tuttavia non avere alcuna opportunità se non ha centro magnetico. Se essa entra in contatto con una scuola, se ne accorgerà. Un altro uomo può essere insufficientemente educato, può non aver letto molto, può non sapere tante parole, tuttavia se egli si imbatte in una scuola può divenirne immediatamente interessato. (13)
Se un uomo non sente la differenza tra le prime due influenze, se prende le influenze B nella stessa maniera delle influenze A, allora esse producono lo stesso effetto e non si forma il centro magnetico.
Esistono poi parecchi pericoli, perché alcune di queste idee che formano il secondo tipo di influenze sono talmente falsate da poter formare un centro magnetico sbagliato. Il centro magnetico deve essere assai uniforme e assai sano per portare da qualche parte, altrimenti è soltanto un peso e null’altro.
(…) Una persona infatti può essere interessata nelle influenze B soltanto per il proprio vantaggio personale, per la professione, la fama o qualcosa del genere; allora egli perde ogni utile che può ricavare da loro. Ma se un uomo le stima per se stesse, non egoisticamente, non soltanto per il proprio guadagno, se è interessato nel loro significato, allora può ricevere qualcosa da esse. (14)
Un uomo in cui si è formato il centro magnetico può dunque trovare una scuola, e quando comincia a lavorare, deve lavorare contro la falsa personalità. Ciò non significa che la falsa personalità scompaia, ma semplicemente che non è sempre presente. Da principio essa è quasi sempre presente, ma quando il centro magnetico comincia a crescere, scompare, qualche volta per mezz’ora, qualche volta addirittura per un giorno. Poi ritorna e rimane per una settimana!
È un dato di fatto che quando la falsa personalità scompare per un breve periodo, l’io diviene più forte (ovvero i parecchi io). (15)
1 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 6)
2 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 31)
3 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 6)
4 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 25)
5 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 107)
6 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 32)
7 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 25)
8 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 32)
9 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 107)
10 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 79)
11 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 206)
12 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 108)
13 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 105)
14 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pgg. 106-7)
15 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pgg. 217-8)
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Nota: L’articolo qui esposto rappresenta un tentativo di ricomporre alcuni dei Frammenti dell’insegnamento di Gurdjieff con le sue stesse parole e con i numerosi contributi di chi ne ha seguito la Via. I riferimenti sono tutti rintracciabili nelle note a fondo articolo. Le eventuali modifiche apportate sono solo di natura stilistica, mai concettuale. L’associazione Per-Ankh, pur trovandosi in sintonia con la maggior parte degli insegnamenti della Quarta Via, non si considera tuttavia un gruppo Gurdjieffiano.
L’ha ribloggato su Circo della Vita.
Ciao,sono luigi. Un grazie dal mio mondo interiore. Dai che ci sono futuri che creeremo piuttosto che subirli.
Bellissimi questi frammenti che calzano meravigliosamente, nonostante ci siano autori diversi! Grazie continuate così!