Il ruolo dell’attrito nel percorso spirituale – Quarta Via (cap. 26)

Solo una forza volontaria può liberarmi dal potere di una forza involontaria. Ho bisogno di vedere che per me sono necessarie umiltà e sincerità.
Jean de Salzmann (1)

Una strada spirituale è proprio quello che ci vuole per te; lo senti nelle vene, nel cuore, la desideri con la mente. I sacrifici non saranno un problema, farai sforzi, percorrerai chilometri, ti rimetterai a studiare per percorrerla, perché la Via è proprio ciò che qualcosa dentro di te insegue da tutta una vita. Ma cosa succederà il giorno in cui qualcuno ti dirà che dovrai mettere in discussione le tue idee? Continua a leggere “Il ruolo dell’attrito nel percorso spirituale – Quarta Via (cap. 26)”

Il ruolo della volontà nella Quarta Via (cap. 25)

Nel Lavoro tutto inizia con la valorizzazione e ciò significa desiderare qualcosa, perché se non si desidera una cosa non le si dà valore.
M. Nicoll (1)

Ogni tipo di lavoro, ogni tipo di stato, richiede un preciso minimo di sforzo e minimo di tempo dedicato ad esso, e il Lavoro che si proponeva di trasmettere Gurdjieff e previsto dalla Quarta Via, necessita più di parecchie altre cose se si vogliono ottenere risultati appena percepibili.

Cosa significa lavorare praticamente? Significa lavorare non soltanto sull’intelletto ma anche su emozioni e volontà. Lavoro sull’intelletto significa pensare in una maniera nuova, creare nuovi punti di vista, distruggere illusioni. Lavoro sulle emozioni significa non esprimere emozioni negative, non identificarsi, non considerare e, in seguito, anche lavoro sulle emozioni stesse. Cosa significa però lavoro sulla volontà? Significa lavoro sulle proprie azioni. Prima occorre chiedersi: cos’è volontà negli uomini n. 1, 2 e 3?

È la risultante di desideri. Volontà è la linea di condotta di desideri combinati, e dato che i nostri desideri cambiano costantemente, non abbiamo una linea di condotta permanente. La volontà ordinaria quindi dipende dai desideri e noi possiamo avere parecchi desideri che vanno in direzioni differenti. La linea costruita da tutti questi angoli ne è la risultante. Continua a leggere “Il ruolo della volontà nella Quarta Via (cap. 25)”

Disse Gurdjieff a sua figlia…

Riporta Alejandro Jodorowsky nella sua autobiografia “Il Maestro e le Maghe” dell’incontro con la figlia di Gurdjieff, Reyna d’Assia, la quale condivise con lui una lettera che ricevette da suo padre:

Fissa la tua attenzione su di te, sii cosciente in ogni momento di quello che pensi, senti, desideri e fai.

Finisci sempre quello che hai cominciato.

Fa’ quello che stai facendo nel miglior modo possibile.

Non incatenarti a nulla che alla lunga ti possa distruggere.

Sviluppa la tua generosità senza testimoni.

Tratta ogni persona come se fosse un parente prossimo.

Riordina ciò che hai disordinato.

Impara a ricevere, ringrazia per ogni regalo.

Smettila di autodefinirti.

Non mentire e non rubare, se lo fai menti e rubi a te stesso.

Aiuta il prossimo senza renderlo dipendente da te.

Non desiderare di essere imitato.

Stila dei progetti di lavoro e realizzali.

Non occupare troppo spazio.

Non fare rumore né gesti che non siano necessari.

Se non hai fede, fa’ come se ce l’avessi.
Continua a leggere “Disse Gurdjieff a sua figlia…”

L’Enneagramma del Cercatore

L’Enneagramma è un simbolo portato alla luce da Gurdjieff e che racchiude in sé molteplici segreti. Ogni avvenimento può essere rappresentato al suo interno, tramite l’analogia micro-cosmo e macro-cosmo. Attraverso il suo studio siamo in grado di capire come la legge di causa ed effetto, che è alla base di ogni avvenimento, non funziona come noi potremmo pensare attraverso una logica lineare, ma piuttosto attraverso una serie di correlazioni non lineari che possiamo decifrare solo attraverso il simbolo stesso.

Non potendo ovviamente illustrare in modo esaustivo tutte le sfumature dell’Enneagramma, cercheremo qui di seguito di evocarne le geniali possibilità di analisi ed applicazione. La nostra speranza è anche quella di spingere la dignità di questo simbolo un po’ oltre le sue solite interpretazioni, che lo vedono spesso limitato (e a nostro avviso anche sciupato) con l’associazione ai diversi tipi di personalità.

Ma veniamo a noi… l’Enneagramma si compone di tre figure fondamentali:

  • Il cerchio rappresenta la manifestazione della divinità (o Intelligenza Universale) in questo piano di vita; la sua circonferenza simboleggia una specifica quantità di tempo e la sua area un determinato spazio. Matematicamente è rappresentato dal numero 1. Al suo interno abbiamo lo sviluppo di due figure che possono essere comprese attraverso due leggi.
  • Il triangolo rappresentato dalla Legge Del Tre: la legge fondamentale che crea tutti i fenomeni nella loro diversità. Si esprime matematicamente attraverso il numero 3.
  • L’esade rappresentata dalla Legge del Sette o dell’Ottava: che controlla lo sviluppo di ogni singolo evento sul piano della Manifestazione. Si esprime matematicamente attraverso il numero 7.

Consideriamo ora la circonferenza come lo stato di partenza.  Continua a leggere “L’Enneagramma del Cercatore”

Accumulatori ed Energia – La Quarta Via (cap. 24)

 

Se perdete energia in emozioni negative, o in azioni meccaniche, nel pensare meccanico, allora è perduta. Se però usate l’energia per lottare contro la meccanicità, la riavete. Questo è il modo con cui l’energia viene accumulata.

P.D. Ouspensky [1]

Noi vogliamo fare, ma in tutto ciò che facciamo siamo legati e limitati dalla quantità di energia prodotta dal nostro organismo. Ogni funzione, stato, azione, pensiero, emozione necessita di una certa energia, di una certa sostanza determinata.

Cosa deve fare dunque un uomo quando incomincia a rendersi conto che non ha abbastanza energia per raggiungere lo scopo che si è fissato? La risposta a questo interrogativo è che ogni uomo normale ha abbastanza energia per cominciare il lavoro su di sé. È necessario soltanto che egli impari ad economizzare, in vista di un lavoro utile, l’energia di cui dispone, e che, la maggior parte del tempo, dissipa in pura perdita.

L’energia viene soprattutto spesa in emozioni inutili e sgradevoli, nell’ansiosa attesa di cose spiacevoli possibili ed impossibili, consumata dai cattivi umori, dalla fretta inutile, dal nervosismo, dall’irritabilità, dall’immaginazione, dal sognare ad occhi aperti e cosi via. L’energia viene sprecata da un cattivo lavoro dei centri; dalla tensione inutile dei muscoli, sproporzionata rispetto al lavoro compiuto; dal perpetuo chiacchierare, che ne assorbe una quantità enorme, dall’interesse accordato ininterrottamente alle cose che accadono intorno a noi o alle persone con le quali non abbiamo nulla a che fare e che non meritano nemmeno uno sguardo; dallo sciupio senza fine della forza di attenzione; e via di seguito. Continua a leggere “Accumulatori ed Energia – La Quarta Via (cap. 24)”

Idrogeni ed impressioni – La Quarta Via (cap. 22)

Quando siamo completamente sotto il potere delle influenze inferiori, ciò che è in alto non può raggiungerci.

J. de Salzmann 1

Secondo il Sistema teorizzato da Gurdjieff, tutto ciò che esiste nell’Universo è formato da vibrazioni più o meno dense. Maggiore è la densità di vibrazione e minore è la densità della materia, più la materia è sottile e rarefatta più sarà alta la densità di vibrazioni. Un pensiero, ad esempio, ha un’alta densità di vibrazioni; un pezzo di ferro avrà al contrario una densità di vibrazioni molto basse.

Nella più densa delle materie concepibili, le vibrazioni rallentano e arrivano pressoché ad un punto morto. La materia più sottile corrisponde, di conseguenza, alla più alta densità di vibrazioni.

Il massimo di densità di vibrazioni – e quindi il minimo di densità di materia – è rappresentato come forza attiva nell’Assoluto dal primo Carbonio (C) indicato con il numero 1. Continua a leggere “Idrogeni ed impressioni – La Quarta Via (cap. 22)”

Pubblicato il romanzo esoterico “Fuoco Sacro”

Fuoco Sacro - di Silvia SaleseCari amici, siamo lieti di annunciare la pubblicazione del nuovo romanzo di Silvia Salese, autrice di Gaia e la scienza della vita.

Fuoco Sacro” racconta la storia di Giovanni, affermato psicoterapeuta torinese, che in un periodo di riesame della sua esistenza incontra Irene, una misteriosa donna depositaria di un’antica tradizione iniziatica. L’incontro scuote le convinzioni di Giovanni fino alle sue fondamenta, mettendo in crisi la sua conquistata ed effimera stabilità. Attraverso momenti di vita quotidiana e grazie allo studio di filosofie esoteriche, Irene gli mostrerà in modo pratico, realistico e mai scontato, il significato e i principali elementi della ricerca interiore.

Grazie alla frequentazione del gruppo di persone che seguono gli insegnamenti di Irene, all’amicizia e alla forte determinazione di Giovanni, il protagonista verrà condotto sull’orlo dell’Abisso, dove incontrerà sia le molteplici forme delle sue illusioni, sia l’espressione più luminosa della sua Essenza.
Ponendosi faccia a faccia con le ipocrisie della nostra società, con le più comuni menzogne e debolezze degli esseri umani, Giovanni si incamminerà lungo la via stretta della verità. Ad illuminarlo, sarà la lampada di un sentimento travolgente, mistico e trasformatore, in cui si immergerà con tutto il suo essere.
Per il link alla casa editrice e per recensioni, clicca qui.

Vangelo e Quarta Via: verso la conoscenza di se stessi

Cos’hanno in comune il messaggio esoterico del Vangelo con la Quarta Via del maestro armeno Gurdjieff? A prima vista, le tradizioni di provenienza sembrano evocare scenari e filosofie molto diverse, ma ad un esame approfondito ci rendiamo conto che non è così. Ecco che la croce, simbolo universale usato da sempre nella storia dell’uomo, diventato per i cristiani il simbolo principe della sofferenza, nasconde al suo interno un significato diverso rispetto a quello comunemente adottato.

La croce diventa così nel Vangelo il crocevia tra due scelte di vita, quella orizzontale relativa alla nostra personalità e quella verticale relativa alla nostra essenza, la parte divina da riscoprire in noi stessi.

La domanda sorge così spontanea: “Come facciamo noi uomini dell’asse orizzontale ad alzare i nostri occhi e cominciare il cammino di risalita verso l’asse verticale, verso la casa del Padre?”

Possiamo così ritrovare un filo comune tra il Vangelo e l’insegnamento di Gurdjieff e che richiama l’uomo ad un cammino di conoscenza interiore.

Nella parabola del ricco:

Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!. (Mc. 10, 17-30) (Lc. 18,22) (Mt.19,21)

locandinIn questa parabola riceviamo un primo shock: Gesù chiede al ricco di lasciare tutto quello che ha, possiamo presupporre non solo a livello materiale ma anche a livello mentale come conoscenze, dogmi, sicurezze sociali. Lasciare che la personalità faccia spazio all’essenza, che può crescere solamente se diminuisce il consenso verso la personalità, come diceva anche Gurdjieff: “L’uomo deve rendersi conto che egli non esiste; che non può perdere nulla, perché non ha niente da perdere; deve realizzare la sua nullità nel senso più forte di questo termine”. Continua a leggere “Vangelo e Quarta Via: verso la conoscenza di se stessi”

La Legge del Tre – La Quarta Via (cap. 21)

Il Sistema sostiene sempre la parte della terza forza tra desiderio di cambiare e inerzia. Se avete un rifornimento sufficiente di terza forza, riuscite.

Nel lavoro la prima forza è desiderio di imparare e decisione di lavorare, la seconda è resistenza. Più lavoriamo, più cresce la resistenza. Solamente con l’ausilio del Sistema possiamo vincere la resistenza. È una questione di consapevolezza e volontà.

P.D. Ouspensky 1

Secondo la legge del Tre, o legge dei Tre Principi o delle Tre Forze, ogni fenomeno su qualsiasi scala e in qualsiasi mondo esso abbia luogo, dal piano molecolare al piano cosmico, è il risultato della combinazione o dell’incontro di tre forze differenti e opposte. Il pensiero contemporaneo riconosce l’esistenza di due forze e la necessità di queste per la produzione di un fenomeno: forza e resistenza, magnetismo positivo e negativo, elettricità positiva e negativa, cellule maschili e femminili, e così di seguito; e neppure constata sempre e ovunque l’esistenza di queste due forze. Per quanto riguarda la terza forza, il pensiero moderno non se n’è mai preoccupato, o se gli è capitato per caso di sollevare questa questione, nessuno se ne è accorto. Continua a leggere “La Legge del Tre – La Quarta Via (cap. 21)”

Lo shock addizionale – La Quarta Via (cap. 20)

Il motivo per cui è necessario comprendere la Legge del Sette è che essa ha una parte importantissima in tutti gli eventi. Se non ci fosse la Legge del Sette ogni cosa nel mondo andrebbe alla sua conclusione finale, mentre per effetto di questa legge, ogni cosa devia. Per esempio, se cominciasse la pioggia essa proseguirebbe senza fermarsi, se cominciassero le alluvioni esse sommergerebbero tutto, se cominciasse un terremoto esso proseguirebbe indefinitamente. Invece essi si fermano per effetto della Legge del Sette, perché in ciascun semitono mancante le cose deviano, non vanno avanti in linee rette. La Legge del Sette spiega anche perché non esistono linee rette in natura. Ogni cosa nella nostra vita e nella nostra macchina è anch’essa basata su questa legge.

Contemporaneamente, la Legge del Sette spiega che, se si sa come farlo e in quale momento, si può dare uno shock addizionale a un’ottava e mantenere retta la linea. Possiamo osservare nell’attività umana come la gente cominci col fare una cosa e dopo un po’ ne faccia un’altra completamente diversa, pur continuando a darle lo stesso nome, senza notare che le cose sono completamente cambiate.

Ma nel lavoro personale, particolarmente nel lavoro connesso con questo sistema, dobbiamo apprendere come impedire che queste ottave deviino, come mantenere una linea retta. Altrimenti non troveremo nulla. 1

Digital Shodan Blend 2In ogni ottava infatti – vale a dire un periodo tra un certo numero di vibrazioni e o il doppio o metà di quel numero – esistono due posti in cui le vibrazioni o, per essere più esatti, le manifestazioni di energia che procedono nello spazio o tempo, o in entrambi, subiscono un certo cambiamento, rallentano, e poi ricominciano di nuovo. Continua a leggere “Lo shock addizionale – La Quarta Via (cap. 20)”

La Legge del Sette o Legge dell’Ottava – La Quarta Via (cap. 19)

La Legge del Sette esiste ed esisterà sulla Terra sempre e dovunque. Per esempio, in virtù di questa legge il raggio bianco si compone di sette colori distinti, ogni suono specifico determinato è costituito da sette toni differenti, qualsiasi stato umano comporta sette sensazioni indipendenti; d’altra parte, qualsiasi forma determinata non può avere più di sette dimensioni diverse, e qualsiasi peso può rimanere statico sulla Terra solo se è sottomesso a sette spinte reciproche; e così via…

G. I. Gurdjieff 1

Per comprendere il significato della Legge del Sette o Legge dell’Ottava occorre considerare che l’universo consiste di vibrazioni. Queste vibrazioni agiscono in ogni tipo di materia, quale che sia il suo aspetto e la sua densità, dalla più sottile alla più grossolana; esse hanno diverse origini e vanno in tutte le direzioni, incrociandosi; urtandosi, diventando più forti, più deboli, arrestandosi l’una con l’altra e così via.

Secondo le concezioni abituali dell’Occidente, le vibrazioni sono continue. Ciò significa che le vibrazioni sono generalmente considerate come procedenti in modo ininterrotto, ascendendo o discendendo per tutto il tempo in cui continua ad agire la forza del loro impulso originario, vincendo la resistenza dell’ambiente nel quale si sviluppano. Non appena si esaurisce la forza d’impulso e la resistenza dell’ambiente prevale, le vibrazioni naturalmente ricadono e si interrompono.

A questo proposito, il punto di vista dell’antica conoscenza si oppone a quello della scienza contemporanea, perché essa pone alla base della sua comprensione delle vibrazioni il principio della loro discontinuità. II principio della discontinuità delle vibrazioni significa che la necessaria e ben determinata caratteristica di tutte le vibrazioni della natura, siano esse ascendenti o discendenti, è di svilupparsi in modo non uniforme, ma con periodi di accelerazione e di rallentamento. Continua a leggere “La Legge del Sette o Legge dell’Ottava – La Quarta Via (cap. 19)”

L’Io Reale – La Quarta Via (cap. 18)

Noi dimentichiamo che l’Io Reale é nel centro dell’oscillazione del pendolo e che permettiamo a noi stessi di oscillare tra l’eccitamento e la depressione, tra l’entusiasmo e l’avvilimento, tra la sopravvalutazione e la sottovalutazione, tra l’orgoglio e l’umiltà, e cosi via senza fine.

M. Nicoll 1

Ebraismo

In un uomo ordinario la falsa personalità chiama se stessa io ed è attiva, ma dopo qualche tempo, se un uomo è capace di sviluppo, comincia a crescere in lui il centro magnetico. Egli può chiamarlo interessi speciali, ideali, idee o qualcosa del genere. Quando egli comincia a sentire questo centro magnetico, scopre una parte separata in se stesso, e da questa parte comincia la sua crescita.

Questa può avvenire soltanto alle spalle della falsa personalità, perché la falsa personalità non può apparire contemporaneamente come centro magnetico. Quando il centro magnetico è attivo, la falsa personalità è passiva, tuttavia quando la falsa personalità è attiva il centro magnetico è passivo.

Se in un uomo si è formato il centro magnetico, egli può trovare una scuola, e quando comincia a lavorare, deve lavorare contro la falsa personalità. Ciò non significa che la falsa personalità scompaia, ma semplicemente che non è sempre presente. Da principio essa è quasi sempre presente, ma quando il centro magnetico comincia a crescere, scompare, qualche volta per mezz’ora, qualche volta addirittura per un giorno. Poi ritorna e rimane per una settimana!

Quando la falsa personalità scompare per un breve periodo, l’io diviene più forte, anche se ancora non si tratta di un solo io ma di parecchi io. Più lunghi saranno i periodi in cui scompare la falsa personalità, più si farà forte l’io composto di parecchi io. Continua a leggere “L’Io Reale – La Quarta Via (cap. 18)”

L’importanza delle impressioni nella trasformazione dell’energia

Facendo riferimento all’articolo “10 insegnamenti di Gurdjieff sulla Quarta Via di David Brahinsky”, è interessante notare come Gurdjieff, attraverso il suo insegnamento, offra all’essere umano specifici strumenti per liberarsi dalle catene che lo tengono imprigionato nella caverna narrata da Platone ma che, per attuare tale liberazione, occorra un ingrediente fondamentale: l’Energia.

immagineNello studio del sistema di Gurdjieff, molte volte la nostra attenzione è attirata dalle tecniche utilizzate per prendere coscienza di se stessi: l’osservazione di sè e il ricordo di sè, lo studio dei respingenti e i vari simbolismi. Ciò che a volte sfugge tuttavia è che senza la giusta qualità di energia, qualsiasi lavoro su se stessi non avrà alcun risultato e non porterà ad alcun beneficio.

Noi vogliamo fare, ma in tutto ciò che facciamo siamo legati e limitati dalla quantità e qualità di energia prodotta dal nostro organismo. Ogni funzione, stato, azione, pensiero o emozione necessita di una certa energia, di una certa sostanza determinata.

L’importanza dell’energia e della sua qualità viene rappresentata nel testo di D. Brahinsky* attraverso l’Enneagramma del cibo che mostra, a livello simbolico, la spiegazione dell’assorbimento e trasformazione degli alimenti. Gurdjieff infatti illustrava la relazione tra i centri e le varie densità d’energia da loro utilizzate tramite una serie di simboli:

1 – La Legge dell’Ottava o Legge del Sette:

Il Simbolo dell’Ottava, secondo Gurdjieff, è un modo di fotografare o ritrarre quello che lui chiama la Legge del Sette, la legge che rappresenta il funzionamento di tutti i processi. Continua a leggere “L’importanza delle impressioni nella trasformazione dell’energia”

I centri dell’uomo – La Quarta Via (cap. 17)

Occorre cominciare ad accumulare del materiale. Ma non si può ottenere del pane senza la cottura. La conoscenza è acqua, il corpo è la farina e l’emozione, cioè la sofferenza, è il fuoco.

G. I. Gurdjieff1

I centri sui quali si è svolto un lavoro, anche definiti corpi, sono costituiti da sostanze che diventano sempre più sottili, si compenetrano e formano quattro organismi indipendenti aventi tra loro una relazione ben definita, ma capaci di azione indipendente. L’uomo che ha raggiunto il completo sviluppo possibile, un uomo nel pieno senso della parola, è composto di quattro corpi. 2

carrozzaSecondo la terminologia teosofica, il primo è il corpo fisico, il secondo è il corpo astrale, il terzo è il corpo mentale e il quarto il corpo causale. 3

Si ritrova sovente, come simbolo delle diverse parti che costituiscono l’essere umano, la metafora dell’auriga:

Immaginate l’uomo come un appartamento di quattro stanze. La prima stanza è il corpo fisico, e corrisponde alla carrozza. La seconda stanza è il centro emozionale che corrisponde al cavallo; la terza stanza, il centro intellettuale, cioè il cocchiere; e la quarta stanza il padrone.

Ogni religione sottende che il padrone non c’è, e che bisogna cercarlo. Ma il padrone si può trovare solo quando tutto l’appartamento è ammobiliato. Prima di ricevere dei visitatori, è necessario ammobiliare tutte le stanze.

Ciascuno provvede a modo proprio. Se un uomo non è ricco, arreda una stanza per volta, piano piano. Per poter arredare la quarta stanza, bisogna aver arredato precedentemente le altre tre. 4 Continua a leggere “I centri dell’uomo – La Quarta Via (cap. 17)”

La falsa personalità – La Quarta Via (cap. 16)

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Entro in relazione con gli altri quando comincio a riconoscere la mia natura originaria e a vedere che tutti abbiamo la stessa difficoltà a comprenderla con tutto il nostro essere.

J. de Salzmann 1

Le emozioni immaginarie, gli interessi immaginari, le idee immaginarie su noi stessi sono la falsa personalità. La falsa personalità è interamente meccanica, perciò siamo di nuovo alla divisione inconsapevole e meccanico. Questa parte meccanica di noi è principalmente basata sull’immaginazione, su visioni sbagliate di ogni cosa, e soprattutto su idee sbagliate circa noi stessi. 2

La falsa personalità è una sorta di maschera. Gli individui portano questo o quel tipo di maschera e credono di essere esattamente come quella maschera mentre in realtà sono completamente diversi. Ciascuno di noi ha varie maschere, non ha una sola. Molto spesso cominciamo ad acquisire maschere in età giovanissima; persino da scolaretti ci mettiamo una maschera con un insegnante e un’altra maschera con un altro insegnante. 3

La falsa personalità è costruita infatti da parecchi lati, e certamente in grande misura da suggestioni derivanti da altri. Un bambino riceve parecchie suggestioni, specialmente per quanto riguarda le sue simpatie e antipatie. 4 Continua a leggere “La falsa personalità – La Quarta Via (cap. 16)”

Il considerare – La Quarta Via (cap. 15)

Ci contempliamo come fossimo il centro dell’Universo. Come Copernico, dobbiamo comprendere che non lo siamo.

M. Nicoll 1

CONSIDERAZIONE INTERIORE

Gurdjieff chiamava considerazione l’attitudine che crea una schiavitù interiore, una dipendenza interiore. 2

Noi abbiamo due vite, una vita esteriore e una vita interiore, e di conseguenza abbiamo due tipi di considerazione. Noi “consideriamo” costantemente.

Quella signora mi guarda, dentro sento per lei dell’antipatia, ne sono infastidito, ma fuori sono gentile. Sono costretto ad essere gentile perché ho bisogno di lei. Interiormente, sono quel che sono, ma all’esterno mi atteggio diversamente. Questa è la considerazione esteriore. Ora, la stessa signora mi dice che sono un imbecille. Questo insulto mi fa andare su tutte le furie. Il fatto che io mi arrabbi è un risultato, ma ciò che scatta dentro di me è la considerazione interiore. La considerazione interiore e quella esteriore sono diverse. Dobbiamo imparare a poterle controllare separatamente. (…)

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Internamente, dovremmo essere liberi dalla considerazione. (…) Esternamente, dovremmo interpretare una parte in tutte le situazioni; esternamente l’uomo deve essere un attore, altrimenti non risponde alle esigenze della vita. A un uomo piace una cosa, a un altro un’altra; se volete essere amici di entrambi (…) dovreste comportarvi nella maniera personalmente gradita a ciascuno dei due. Allora la vita sarà più facile. 3

Continua a leggere “Il considerare – La Quarta Via (cap. 15)”

I respingenti o ammortizzatori – la Quarta Via (cap. 14)

Dietro ogni persona ci sono anni e anni di vita sbagliata e stupida, compiacente ad ogni classe di debolezze, di sonno, di ignoranza, di affettazione, di mancanza di sforzo, di lasciarsi portare dagli avvenimenti, di chiudere gli occhi, di lottare per evitare i fatti sgradevoli, di mentire costantemente a se stesso, di abusare degli altri e attribuire la colpa agli altri, di trovare difetti in tutti, di giustificare se stesso, di essere vuoto, di parlare male, e così via. Il risultato di ciò è che la macchina umana è sudicia e lavora male. E questo non è tutto, perché si creano in essa strumenti artificiali dovuti al suo cattivo funzionamento. E per una persona che desideri svegliarsi e convertirsi in un’altra persona e fare un’altra vita, questi strumenti artificiali ostacolano le sue buone intenzioni. Sono chiamati respingenti.

M. Nicoll (1)

11692680_10206128982495038_8642109418663029793_n (2)Un ammortizzatore è un assorbitore di shock, proprio come l’ammortizzatore di un’automobile: esso assorbe la maggior parte dell’energia improvvisa di una scossa iniziare e la lascia passare in maniera più dolce e meno percepibile. Gli ammortizzatori psicologici addolciscono gli shock prodotti nell’uomo dal passaggio da un piccolo io all’altro rendendoli sufficientemente deboli per permetterci di non notare il cambiamento.2 Continua a leggere “I respingenti o ammortizzatori – la Quarta Via (cap. 14)”

Lo sforzo – La Quarta Via (cap. 13)

Sforzi! Sforzi! Più sforzi fate, maggiore energia potete ottenere. Senza sforzi non potete ottenere energia. Anche se essa è in voi può trovarsi nel posto sbagliato. Non pensateci teoricamente; pensate semplicemente di avere molta energia in voi che non usate mai; che dovete compiere sforzi per usarla. 1

Come possiamo cambiare? È stato già spiegato che esiste una possibilità di cambiamento, ma è una possibilità piccolissima, e sono necessarie parecchie differenti combinazioni di circostanze favorevoli per poter cominciare. In seguito, a ciascun passo, ciò diviene sempre più difficile e richiede sforzo maggiore; poi, dopo qualche tempo, diviene più facile. 2

La consapevolezza del proprio posto non è un dono della natura. Bisogna conquistarla con uno sforzo cosciente e non attraverso la speranza. 3

Continua a leggere “Lo sforzo – La Quarta Via (cap. 13)”

Il centro di gravità permanente – La Quarta Via (cap. 11)

Non permettete in voi la compagnia di gente inopportuna.

M. Nicoll (1)

L’idea del centro di gravità può essere interpretata in parecchie maniere diverse. Uno scopo più o meno permanente e la percezione dell’importanza relativa delle cose è in rapporto a questo scopo. Ciò significa che quando determinati interessi divengono più importanti di qualsiasi altra cosa si acquisisce una direzione permanente, non si va un giorno in una direzione e un altro giorno in un’altra. Si va in una sola direzione e si conosce la direzione. (2)

Finora il centro di gravità attorno a cui ha ruotato la nostra vita (che lo accettiamo o no) è stato l’io ordinario. Ed è ancora questo io che spera, valuta, giudica… e tutto questo perfino nel nome del Lavoro. Fino a che tutta la mia psiche ruota attorno all’io, tutto ciò che è manifesto (che io lo voglia o no) sarà il riflesso dell’autorità di questo io. Il nostro scopo, in una scuola di Quarta Via, è diventare diversi, cambiare il nostro essere dal livello dell’uomo numero uno, due, tre, al livello dell’uomo numero quattro, che possiede un nuovo centro di gravità, e poi dal livello dell’uomo quattro a quello dell’uomo numero cinque, che ha un io indivisibile. (3)

Continua a leggere “Il centro di gravità permanente – La Quarta Via (cap. 11)”

L’illusione di poter fare – La Quarta Via (cap. 10)

La suprema illusione dell’uomo è la sua convinzione di poter fare. Tutti pensano di poter fare, vogliono fare, e la loro prima domanda riguarda sempre ciò che dovranno fare ma a dire il vero, nessuno fa qualcosa e nessuno può fare qualcosa. Questa è la prima cosa che bisogna capire. Tutto accade. (1)

Make-gudjieffQuando nella Quarta Via viene detto che le cose accadono a tutti e che la gente non può fare nulla, ciò si riferisce alle condizioni ordinarie nella vita ordinaria: quella che è chiamata vita normale. Ma nel nostro lavoro si cerca di uscire da questa vita normale, perciò dobbiamo già fare qualcosa. Solamente che dobbiamo prima imparare ciò che possiamo fare, perché nelle nostre presenti condizioni parecchie cose continueranno a succedere (…).

Al principio la differenza non è tra fare e non fare ma tra cercare di fare e cercare di comprendere, e attualmente tutta la nostra energia deve essere concentrata nel cercare di comprendere. Inizialmente si cerca di trovare le cose che possiamo controllare in noi stessi, e se lavoriamo su esse, acquisteremo controllo. Questo è tutto il fare possibile per il momento. Continua a leggere “L’illusione di poter fare – La Quarta Via (cap. 10)”

Le influenze A, B e C e il Centro Magnetico – La Quarta Via (cap. 9)

Quando la personalità è già formata e un uomo ha assaporato la vita, ha visto come sono le cose e si sente insoddisfatto e comincia a cercare qualcosa di più, qualcosa gli farà comprendere meglio, lo aiuterà e lo condurrà ed eventualmente lo completerà.1

419848_3368507138403_1440930680_3351609_1016099552_nConsiderando che soltanto pochissimi si possono sviluppare e trovare in se stessi nascoste possibilità, sorge naturalmente la domanda: cos’è che determina la differenza? Perché alcune persone hanno una possibilità e altre non l’hanno? (…) Tra tutta questa gente soltanto pochissimi saranno mai capaci di fare persino il primo passo sulla via dello sviluppo. Come e perché le cose stanno così? Continua a leggere “Le influenze A, B e C e il Centro Magnetico – La Quarta Via (cap. 9)”

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