Il ruolo dell’attrito nel percorso spirituale – Quarta Via (cap. 26)

Solo una forza volontaria può liberarmi dal potere di una forza involontaria. Ho bisogno di vedere che per me sono necessarie umiltà e sincerità.
Jean de Salzmann (1)

Una strada spirituale è proprio quello che ci vuole per te; lo senti nelle vene, nel cuore, la desideri con la mente. I sacrifici non saranno un problema, farai sforzi, percorrerai chilometri, ti rimetterai a studiare per percorrerla, perché la Via è proprio ciò che qualcosa dentro di te insegue da tutta una vita. Ma cosa succederà il giorno in cui qualcuno ti dirà che dovrai mettere in discussione le tue idee? Continua a leggere “Il ruolo dell’attrito nel percorso spirituale – Quarta Via (cap. 26)”

Il ruolo della volontà nella Quarta Via (cap. 25)

Nel Lavoro tutto inizia con la valorizzazione e ciò significa desiderare qualcosa, perché se non si desidera una cosa non le si dà valore.
M. Nicoll (1)

Ogni tipo di lavoro, ogni tipo di stato, richiede un preciso minimo di sforzo e minimo di tempo dedicato ad esso, e il Lavoro che si proponeva di trasmettere Gurdjieff e previsto dalla Quarta Via, necessita più di parecchie altre cose se si vogliono ottenere risultati appena percepibili.

Cosa significa lavorare praticamente? Significa lavorare non soltanto sull’intelletto ma anche su emozioni e volontà. Lavoro sull’intelletto significa pensare in una maniera nuova, creare nuovi punti di vista, distruggere illusioni. Lavoro sulle emozioni significa non esprimere emozioni negative, non identificarsi, non considerare e, in seguito, anche lavoro sulle emozioni stesse. Cosa significa però lavoro sulla volontà? Significa lavoro sulle proprie azioni. Prima occorre chiedersi: cos’è volontà negli uomini n. 1, 2 e 3?

È la risultante di desideri. Volontà è la linea di condotta di desideri combinati, e dato che i nostri desideri cambiano costantemente, non abbiamo una linea di condotta permanente. La volontà ordinaria quindi dipende dai desideri e noi possiamo avere parecchi desideri che vanno in direzioni differenti. La linea costruita da tutti questi angoli ne è la risultante. Continua a leggere “Il ruolo della volontà nella Quarta Via (cap. 25)”

Pubblicato il romanzo esoterico “Fuoco Sacro”

Fuoco Sacro - di Silvia SaleseCari amici, siamo lieti di annunciare la pubblicazione del nuovo romanzo di Silvia Salese, autrice di Gaia e la scienza della vita.

Fuoco Sacro” racconta la storia di Giovanni, affermato psicoterapeuta torinese, che in un periodo di riesame della sua esistenza incontra Irene, una misteriosa donna depositaria di un’antica tradizione iniziatica. L’incontro scuote le convinzioni di Giovanni fino alle sue fondamenta, mettendo in crisi la sua conquistata ed effimera stabilità. Attraverso momenti di vita quotidiana e grazie allo studio di filosofie esoteriche, Irene gli mostrerà in modo pratico, realistico e mai scontato, il significato e i principali elementi della ricerca interiore.

Grazie alla frequentazione del gruppo di persone che seguono gli insegnamenti di Irene, all’amicizia e alla forte determinazione di Giovanni, il protagonista verrà condotto sull’orlo dell’Abisso, dove incontrerà sia le molteplici forme delle sue illusioni, sia l’espressione più luminosa della sua Essenza.
Ponendosi faccia a faccia con le ipocrisie della nostra società, con le più comuni menzogne e debolezze degli esseri umani, Giovanni si incamminerà lungo la via stretta della verità. Ad illuminarlo, sarà la lampada di un sentimento travolgente, mistico e trasformatore, in cui si immergerà con tutto il suo essere.
Per il link alla casa editrice e per recensioni, clicca qui.

Vangelo e Quarta Via: verso la conoscenza di se stessi

Cos’hanno in comune il messaggio esoterico del Vangelo con la Quarta Via del maestro armeno Gurdjieff? A prima vista, le tradizioni di provenienza sembrano evocare scenari e filosofie molto diverse, ma ad un esame approfondito ci rendiamo conto che non è così. Ecco che la croce, simbolo universale usato da sempre nella storia dell’uomo, diventato per i cristiani il simbolo principe della sofferenza, nasconde al suo interno un significato diverso rispetto a quello comunemente adottato.

La croce diventa così nel Vangelo il crocevia tra due scelte di vita, quella orizzontale relativa alla nostra personalità e quella verticale relativa alla nostra essenza, la parte divina da riscoprire in noi stessi.

La domanda sorge così spontanea: “Come facciamo noi uomini dell’asse orizzontale ad alzare i nostri occhi e cominciare il cammino di risalita verso l’asse verticale, verso la casa del Padre?”

Possiamo così ritrovare un filo comune tra il Vangelo e l’insegnamento di Gurdjieff e che richiama l’uomo ad un cammino di conoscenza interiore.

Nella parabola del ricco:

Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!. (Mc. 10, 17-30) (Lc. 18,22) (Mt.19,21)

locandinIn questa parabola riceviamo un primo shock: Gesù chiede al ricco di lasciare tutto quello che ha, possiamo presupporre non solo a livello materiale ma anche a livello mentale come conoscenze, dogmi, sicurezze sociali. Lasciare che la personalità faccia spazio all’essenza, che può crescere solamente se diminuisce il consenso verso la personalità, come diceva anche Gurdjieff: “L’uomo deve rendersi conto che egli non esiste; che non può perdere nulla, perché non ha niente da perdere; deve realizzare la sua nullità nel senso più forte di questo termine”. Continua a leggere “Vangelo e Quarta Via: verso la conoscenza di se stessi”

La Legge del Sette o Legge dell’Ottava – La Quarta Via (cap. 19)

La Legge del Sette esiste ed esisterà sulla Terra sempre e dovunque. Per esempio, in virtù di questa legge il raggio bianco si compone di sette colori distinti, ogni suono specifico determinato è costituito da sette toni differenti, qualsiasi stato umano comporta sette sensazioni indipendenti; d’altra parte, qualsiasi forma determinata non può avere più di sette dimensioni diverse, e qualsiasi peso può rimanere statico sulla Terra solo se è sottomesso a sette spinte reciproche; e così via…

G. I. Gurdjieff 1

Per comprendere il significato della Legge del Sette o Legge dell’Ottava occorre considerare che l’universo consiste di vibrazioni. Queste vibrazioni agiscono in ogni tipo di materia, quale che sia il suo aspetto e la sua densità, dalla più sottile alla più grossolana; esse hanno diverse origini e vanno in tutte le direzioni, incrociandosi; urtandosi, diventando più forti, più deboli, arrestandosi l’una con l’altra e così via.

Secondo le concezioni abituali dell’Occidente, le vibrazioni sono continue. Ciò significa che le vibrazioni sono generalmente considerate come procedenti in modo ininterrotto, ascendendo o discendendo per tutto il tempo in cui continua ad agire la forza del loro impulso originario, vincendo la resistenza dell’ambiente nel quale si sviluppano. Non appena si esaurisce la forza d’impulso e la resistenza dell’ambiente prevale, le vibrazioni naturalmente ricadono e si interrompono.

A questo proposito, il punto di vista dell’antica conoscenza si oppone a quello della scienza contemporanea, perché essa pone alla base della sua comprensione delle vibrazioni il principio della loro discontinuità. II principio della discontinuità delle vibrazioni significa che la necessaria e ben determinata caratteristica di tutte le vibrazioni della natura, siano esse ascendenti o discendenti, è di svilupparsi in modo non uniforme, ma con periodi di accelerazione e di rallentamento. Continua a leggere “La Legge del Sette o Legge dell’Ottava – La Quarta Via (cap. 19)”

I respingenti o ammortizzatori – la Quarta Via (cap. 14)

Dietro ogni persona ci sono anni e anni di vita sbagliata e stupida, compiacente ad ogni classe di debolezze, di sonno, di ignoranza, di affettazione, di mancanza di sforzo, di lasciarsi portare dagli avvenimenti, di chiudere gli occhi, di lottare per evitare i fatti sgradevoli, di mentire costantemente a se stesso, di abusare degli altri e attribuire la colpa agli altri, di trovare difetti in tutti, di giustificare se stesso, di essere vuoto, di parlare male, e così via. Il risultato di ciò è che la macchina umana è sudicia e lavora male. E questo non è tutto, perché si creano in essa strumenti artificiali dovuti al suo cattivo funzionamento. E per una persona che desideri svegliarsi e convertirsi in un’altra persona e fare un’altra vita, questi strumenti artificiali ostacolano le sue buone intenzioni. Sono chiamati respingenti.

M. Nicoll (1)

11692680_10206128982495038_8642109418663029793_n (2)Un ammortizzatore è un assorbitore di shock, proprio come l’ammortizzatore di un’automobile: esso assorbe la maggior parte dell’energia improvvisa di una scossa iniziare e la lascia passare in maniera più dolce e meno percepibile. Gli ammortizzatori psicologici addolciscono gli shock prodotti nell’uomo dal passaggio da un piccolo io all’altro rendendoli sufficientemente deboli per permetterci di non notare il cambiamento.2 Continua a leggere “I respingenti o ammortizzatori – la Quarta Via (cap. 14)”

Lo sforzo – La Quarta Via (cap. 13)

Sforzi! Sforzi! Più sforzi fate, maggiore energia potete ottenere. Senza sforzi non potete ottenere energia. Anche se essa è in voi può trovarsi nel posto sbagliato. Non pensateci teoricamente; pensate semplicemente di avere molta energia in voi che non usate mai; che dovete compiere sforzi per usarla. 1

Come possiamo cambiare? È stato già spiegato che esiste una possibilità di cambiamento, ma è una possibilità piccolissima, e sono necessarie parecchie differenti combinazioni di circostanze favorevoli per poter cominciare. In seguito, a ciascun passo, ciò diviene sempre più difficile e richiede sforzo maggiore; poi, dopo qualche tempo, diviene più facile. 2

La consapevolezza del proprio posto non è un dono della natura. Bisogna conquistarla con uno sforzo cosciente e non attraverso la speranza. 3

Continua a leggere “Lo sforzo – La Quarta Via (cap. 13)”

Il centro di gravità permanente – La Quarta Via (cap. 11)

Non permettete in voi la compagnia di gente inopportuna.

M. Nicoll (1)

L’idea del centro di gravità può essere interpretata in parecchie maniere diverse. Uno scopo più o meno permanente e la percezione dell’importanza relativa delle cose è in rapporto a questo scopo. Ciò significa che quando determinati interessi divengono più importanti di qualsiasi altra cosa si acquisisce una direzione permanente, non si va un giorno in una direzione e un altro giorno in un’altra. Si va in una sola direzione e si conosce la direzione. (2)

Finora il centro di gravità attorno a cui ha ruotato la nostra vita (che lo accettiamo o no) è stato l’io ordinario. Ed è ancora questo io che spera, valuta, giudica… e tutto questo perfino nel nome del Lavoro. Fino a che tutta la mia psiche ruota attorno all’io, tutto ciò che è manifesto (che io lo voglia o no) sarà il riflesso dell’autorità di questo io. Il nostro scopo, in una scuola di Quarta Via, è diventare diversi, cambiare il nostro essere dal livello dell’uomo numero uno, due, tre, al livello dell’uomo numero quattro, che possiede un nuovo centro di gravità, e poi dal livello dell’uomo quattro a quello dell’uomo numero cinque, che ha un io indivisibile. (3)

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L’illusione di poter fare – La Quarta Via (cap. 10)

La suprema illusione dell’uomo è la sua convinzione di poter fare. Tutti pensano di poter fare, vogliono fare, e la loro prima domanda riguarda sempre ciò che dovranno fare ma a dire il vero, nessuno fa qualcosa e nessuno può fare qualcosa. Questa è la prima cosa che bisogna capire. Tutto accade. (1)

Make-gudjieffQuando nella Quarta Via viene detto che le cose accadono a tutti e che la gente non può fare nulla, ciò si riferisce alle condizioni ordinarie nella vita ordinaria: quella che è chiamata vita normale. Ma nel nostro lavoro si cerca di uscire da questa vita normale, perciò dobbiamo già fare qualcosa. Solamente che dobbiamo prima imparare ciò che possiamo fare, perché nelle nostre presenti condizioni parecchie cose continueranno a succedere (…).

Al principio la differenza non è tra fare e non fare ma tra cercare di fare e cercare di comprendere, e attualmente tutta la nostra energia deve essere concentrata nel cercare di comprendere. Inizialmente si cerca di trovare le cose che possiamo controllare in noi stessi, e se lavoriamo su esse, acquisteremo controllo. Questo è tutto il fare possibile per il momento. Continua a leggere “L’illusione di poter fare – La Quarta Via (cap. 10)”

Le influenze A, B e C e il Centro Magnetico – La Quarta Via (cap. 9)

Quando la personalità è già formata e un uomo ha assaporato la vita, ha visto come sono le cose e si sente insoddisfatto e comincia a cercare qualcosa di più, qualcosa gli farà comprendere meglio, lo aiuterà e lo condurrà ed eventualmente lo completerà.1

419848_3368507138403_1440930680_3351609_1016099552_nConsiderando che soltanto pochissimi si possono sviluppare e trovare in se stessi nascoste possibilità, sorge naturalmente la domanda: cos’è che determina la differenza? Perché alcune persone hanno una possibilità e altre non l’hanno? (…) Tra tutta questa gente soltanto pochissimi saranno mai capaci di fare persino il primo passo sulla via dello sviluppo. Come e perché le cose stanno così? Continua a leggere “Le influenze A, B e C e il Centro Magnetico – La Quarta Via (cap. 9)”

I tipi di uomo – La Quarta Via (cap. 8)

L’uomo, in relazione alle funzioni e agli stati di consapevolezza e dal punto di vista della sua possibile evoluzione, è diviso in sette categorie. Le persone nascono soltanto in una delle prime tre categorie.

P.D. Ouspensky. (1)

derviscioLa divisione dell’uomo in 7 categorie permette di spiegare molte cose che non potrebbero essere comprese altrimenti. Questa divisione è una prima applicazione all’uomo del concetto della relatività. Cose apparentemente identiche, possono essere del tutto differenti, secondo la categoria di uomini da cui dipendono o in relazione alla quale si considerano.

Secondo questa concezione tutte le manifestazioni interiori ed esteriori dell’uomo, tutto ciò che gli è proprio, tutte le sue creazioni, sono ugualmente divise in sette categorie: il sapere, l’arte, la religione.

Uomo n. 1

L’uomo n. 1 ha il centro di gravità della sua vita psichica nel suo centro motore. È l’uomo del corpo fisico, in cui le funzioni dell’istinto e del movimento predominano sempre sulle funzioni del sentimento e del pensiero.

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L’importanza di uno scopo – La Quarta Via (cap. 6)

La maggior parte degli addormentati diranno naturalmente di avere uno scopo e di seguire una direzione definita. Se un uomo si rende conto che non ha uno scopo e che non va da nessuna parte, è segno che si avvicina ad un risveglio; è segno che il risveglio diventa realmente possibile per lui. Il risveglio di un uomo ha inizio dall’istante in cui si rende conto che non va da nessuna parte e che non sa dove andare.

P. D. Ouspensky (1)

Uno dei primi passi che il lavoro richiede è comprendere ciò che vogliamo. La comprensione è la forza più grande a nostra disposizione che ci può cambiare. Più abbiamo comprensione, migliori saranno risultati dei nostri sforzi.

Possiamo immaginare di andare in un gran negozio con parecchi reparti diversi: dobbiamo sapere ciò che vogliamo comprare. Ma prima di tutto dobbiamo sapere cosa c’è nel negozio, altrimenti ci potrà capitare di chiedere delle cose che non ci vengono vendute.

È necessario ricordare sempre perché abbiamo cominciato. Vogliamo avere cose che possiamo ottenere dalla vita ordinaria o cose diverse? Vale la pena tentare? La nostra capacità di immaginare, generalmente usata in maniera tanto sbagliata, ci può aiutare in questo caso. Nello specifico, ci può aiutare a vedere se veramente vogliamo ciò che diciamo di volere oppure no, perché molto spesso vogliamo qualcosa di diverso o non ci rendiamo conto che una cosa ne porta con sé un’altra.

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Le emozioni negative – La Quarta Via (cap. 4)

La nostra reazione alle cose svela la nostra schiavitù.

A.R. Orage 1

Quando una qualsiasi nostra espressione, che sia un’emozione o un pensiero, viene da sola – ovvero non è controllabile da parte nostra – significa che siamo in suo potere: è questa espressione a controllare noi, e non viceversa.

Considerando che la direzione del lavoro interiore è quella di diventare padroni di se stessi, diventa di fondamentale importanza iniziare a familiarizzare con tutti gli elementi che al momento muovono i fili della nostra marionetta, ogni giorno, in ogni momento.

Emozioni NegativeControllare le emozioni è una cosa difficilissima, impossibile fino a che non comprendiamo abbastanza della loro manifestazione e del loro innesco in noi stessi. Per questo motivo, fin dal principio dell’osservazione della funzione emozionale, ciò che possiamo fare è cercare di arrestare una particolare manifestazione di emozioni in noi stessi: quella delle emozioni sgradevoli.

Per molta gente questa è una delle cose più difficili perché le emozioni spiacevoli vengono espresse così rapidamente e così facilmente da non poterle afferrare. Eppure, se non ci proviamo, non possiamo veramente osservare noi stessi. Continua a leggere “Le emozioni negative – La Quarta Via (cap. 4)”

“L’Insegnamento di Gurdjieff” di Kenneth Walker

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Kenneth Walker conobbe P. D. Ouspenky nel 1923 e praticò le idee e l’insegnamento di Gurdjieff fino alla sua morte avvenuta nel 1966. I suoi scritti possono essere considerati una valida introduzione a “La Quarta Via” e “Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto”.

In tale ottica proponiamo un riassunto schematizzato de “L’insegnamento di Gurdjieff” senza avere l’intenzione di esaurire tutto ciò che può essere detto su questo testo né tantomeno di sostituirci all’autore o al lettore.

Tale lavoro è frutto di una disciplina personale tesa a non lasciare che le suggestioni di un testo si perdano e vengano ridotte a fumosi concetti. La mente è labile e tentare di fissare concetti fondamentali in schemi e mappe può essere un valido strumento personale di disciplinare il “cocchiere della carrozza” secondo la riuscita metafora proposta da Gurdjieff stesso.

Ben venga però se tale lavoro può essere utile a qualche altro ricercatore anche solo per incuriosirsi ed avvicinarsi al testo originale.

Buona lettura e meditazione:

L’Insegnamento di Gurdjieff

Approfondimenti sulla Quarta Via

Enneagrama_GurdjieffCi capita spesso di incontrare studiosi dell’insegnamento di Gurdjieff che maledicono il destino per non essere riusciti ad incontrarlo di persona…

Lo studio, anche approfondito, dei noti libri di Ouspensky La Quarta Via e Frammenti di un Insegnamento sconosciuto – apre le porte verso un affascinante quanto destabilizzante modo di osservare e conoscere se stessi.

Chi comprende l’essenza vitale di questo messaggio ne rimane difficilmente indifferente ed è portato ad approfondirlo ulteriormente leggendo i pochi scritti lasciati da Gurdjieff stesso e le opere dei suoi discepoli più vicini come Jeanne de Salzmann, John Bennett e altri.

Ciononostante, spesso si ha come la sensazione che manchi ancora qualcosa, ulteriori chiavi di lettura per comprendere più a fondo alcuni concetti piuttosto enigmatici. In altre parole, si avverte forse la necessità di capire il modo per renderli pratici, attivi nella propria vita.

È  per tale motivo che siamo onorati e felicissimi di poter condividere con gli interessati una serie di opere uniche nel loro genere: la traduzione esclusiva in italiano dei preziosissimi Commentari psicologici sull’Insegnamento di Gurdjieff e Ouspensky, del Dr. Maurice Nicoll. Continua a leggere “Approfondimenti sulla Quarta Via”

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