Lo shock addizionale – La Quarta Via (cap. 20)

Il motivo per cui è necessario comprendere la Legge del Sette è che essa ha una parte importantissima in tutti gli eventi. Se non ci fosse la Legge del Sette ogni cosa nel mondo andrebbe alla sua conclusione finale, mentre per effetto di questa legge, ogni cosa devia. Per esempio, se cominciasse la pioggia essa proseguirebbe senza fermarsi, se cominciassero le alluvioni esse sommergerebbero tutto, se cominciasse un terremoto esso proseguirebbe indefinitamente. Invece essi si fermano per effetto della Legge del Sette, perché in ciascun semitono mancante le cose deviano, non vanno avanti in linee rette. La Legge del Sette spiega anche perché non esistono linee rette in natura. Ogni cosa nella nostra vita e nella nostra macchina è anch’essa basata su questa legge.

Contemporaneamente, la Legge del Sette spiega che, se si sa come farlo e in quale momento, si può dare uno shock addizionale a un’ottava e mantenere retta la linea. Possiamo osservare nell’attività umana come la gente cominci col fare una cosa e dopo un po’ ne faccia un’altra completamente diversa, pur continuando a darle lo stesso nome, senza notare che le cose sono completamente cambiate.

Ma nel lavoro personale, particolarmente nel lavoro connesso con questo sistema, dobbiamo apprendere come impedire che queste ottave deviino, come mantenere una linea retta. Altrimenti non troveremo nulla. 1

Digital Shodan Blend 2In ogni ottava infatti – vale a dire un periodo tra un certo numero di vibrazioni e o il doppio o metà di quel numero – esistono due posti in cui le vibrazioni o, per essere più esatti, le manifestazioni di energia che procedono nello spazio o tempo, o in entrambi, subiscono un certo cambiamento, rallentano, e poi ricominciano di nuovo.

Se non interviene uno shock addizionale in questi posti, l’ottava cambia direzione. Questa misurata irregolarità nel tasso di vibrazioni è stata calcolata ed espressa in una certa formula. Questa formula, esprimente una legge cosmica, è stata in seguito applicata alla musica nella forma di scala maggiore. La Legge del Sette mostra che nessuna forza può svilupparsi in una direzione e indica i posti ove avvengono questi cambiamenti o ritardi.

Quando le cose accadono, non si può mai essere certi della direzione. Gli uomini 1, 2 e 3 non arrivano mai dove vogliono arrivare; ciò può accadere soltanto per caso. Noi riteniamo che quando non giungiamo dove vogliamo, questa sia un’eccezione; non ci rendiamo conto che è una legge. Non possiamo fare affidamento sul caso che ci fornisca i giusti shock ai momenti giusti. 2

La deviazione [dunque] è non andare avanti secondo la Legge, e fermarsi nel punto dello shock è non riuscire. Ogni nota si deve suonare pienamente in ciascuna tappa. Per esempio, per parlare e leggere e scrivere un bambino deve imparare la propria scrittura prima di capire le parole. Deve imparare a leggere le parole prima d’imparare a leggere le frasi, e poi riceverà uno shock dalla vita perché è attorniato da gente che parla e scrive e legge. Allora passerà a Fa. Però se non dà la Nota Do correttamente – cioè, se non imparerà mai le sue lettere – o se non dà la Nota Re con forza – cioè, se non ha imparato a leggere le parole correttamente, ecc. – le sue facoltà di parlare, leggere o scrivere saranno pertanto limitate. 3

OTTAVA ED EVOLUZIONE

C’è una legge di evoluzione e di involuzione. Tutta la vita, organica e inorganica, è in movimento sia verso l’alto sia verso il basso. Ma l’evoluzione ha dei limiti, come d’altra parte l’involuzione. Prendiamo ad esempio la scala musicale di sette note. Tra un do e un altro, a un certo punto c’è un arresto. Quando battete un tasto, fate risuonare un do, la cui vibrazione ha un determinato impulso di moto. Tramite questa vibrazione, il do, può percorrere una certa distanza fino a far vibrare un’altra nota, cioè il re, poi il mi. Fino a quel punto le note portano in se stesse la potenzialità di continuare ma ora, se non interviene un impulso esterno, l’ottava ritorna indietro. Se invece l’ottava riceve un aiuto esterno, può continuare a svilupparsi da sola.

L’uomo è costruito in conformità a questa legge. Esso è uno strumento per lo sviluppo di questa legge. Io mangio, ma la natura mi ha creato per un determinato fine. Io devo evolvere. Non mangio per me, ma per qualche disegno che va al di là di me. Mangio perché il mio cibo non può evolvere da solo, senza il mio aiuto. Mangio del pane e assorbo dell’aria e delle impressioni, che penetrano in me dall’esterno e agiscono in conformità alla legge. La legge è quella dell’Ottava. (…) Il nostro scopo è quello di favorire il completamento dell’ottava. Per la vita animale ordinaria, si è il punto più alto, e rappresenta la sostanza con cui può essere costruito un nuovo corpo.4

Quando arriveremo a renderci conto che la Legge del Sette o Legge dello Shock si applica alla vita psicologica, avremo già visto perché è necessario fare continui sforzi nella sfera psicologica. Se non si danno gli shock necessari all’ottava psicologica si produrrà necessariamente la morte o la degenerazione della mente e del sentimento, (…).

Gli sforzi psicologici, lo shock psicologico, sono di molti tipi differenti. Ricevere le Impressioni in un modo nuovo, non prendere sempre le cose nello stesso modo, ricevere le nuove Impressioni mediante un’attenzione diretta, sono alcuni degli aspetti che appartengono al Primo Shock Cosciente, che è possibile riassumere come il Lavoro sull’Essere e il Lavoro sulla Conoscenza. Quando il Lavoro comincia ad agire e smette di essere una semplice idea teorica, quando si comincia a vedere come si applica a se stessi, quando si vede da se stessi alcuni dei molti significati implicati nel Primo Shock Cosciente, che in generale è chiamato Ricordo di Sé, o si è coscienti del posto d’entrata delle Impressioni provenienti dal mondo esterno, allora si comprende come numerosi e vari sono gli aspetti che partecipano a questo shock.

Nello stesso tempo si capisce ciò che significa vivere più coscientemente. E quando si comincia a capire tutto ciò che questo significa, si contempla la vita che si faceva prima, quando si reagiva ad ogni cosa meccanicamente, con un sentimento simile all’orrore. Si sente allora che nel passato si sarebbe preferito vivere più coscientemente. Si ha un barlume di come si è vissuto e di come si è potuto vivere. 5

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1 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 26).

2 P.D. Ouspensky, La Quarta Via, Astrolabio, 1974 (pg. 228).

3 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol I, 1941 (pg. 111).

4 G.I. Gurdjieff, Vedute sul mondo del reale, Neri Pozza, 2000 (pgg. 186-7).

5 M. Nicoll, Commentari Psicologici, vol II, 1941 (pg. 19).

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Nota: L’articolo qui esposto rappresenta un tentativo di ricomporre alcuni dei Frammenti dell’insegnamento di Gurdjieff con le sue stesse parole e con i numerosi contributi di chi ne ha seguito la Via. I riferimenti sono tutti rintracciabili nelle note a fondo articolo. Le eventuali modifiche apportate sono solo di natura stilistica, mai concettuale. L’associazione Per-Ankh, pur trovandosi in sintonia con la maggior parte degli insegnamenti della Quarta Via, non si considera tuttavia un gruppo Gurdjieffiano.

3 risposte a "Lo shock addizionale – La Quarta Via (cap. 20)"

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  1. Anche questo bellissimo, l’ho letto due volte a voce alta e mi sono gustata ogni singola parola, grazie

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